Stato e Antistato

Ora ci accorgiamo che se ci sono emergenze non abbiamo altri interlocutori se non lo Stato, e chiediamo a gran voce che funzioni! Le revisioni di spesa sono state fatte con tagli lineari, e non con l’eliminazione delle malfunzioni. E il saccheggio della cosa pubblica ha continuato come se niente fosse. Anche la sanità lombarda ne ha sofferto. Un presidente della Regione finì in galera per affari poco puliti in campo sanitario. Figuriamoci come potrebbe essere la sanità lombarda, che comunque è tra le migliori d’Italia, se non ci fosse stato il ridimensionamento del settore pubblico a favore del privato. Anche l’Università è stata smantellata e, dopo il numero chiuso a medicina, ci accorgiamo che mancano i medici. Siamo stati gestiti da un branco di profittatori che, In nome della lotta a statalismo e a giustizialismo, ha smantellato e saccheggiato impunemente la cosa pubblica. Godendo di ampio consenso. Questa esperienza ci dovrebbe insegnare qualcosa, si spera. Certamente non si dovrà tornare allo statalismo del passato, ma, contro ogni evidenza attuale, c’è ancora qualcuno che sostiene che sia impossibile far funzionare bene la cosa pubblica. Chi lo pensa non ha senso dello Stato, e non riesce a comprendere la lezione che questi giorni ci stanno dando. La parola per definire queste persone esiste: gli antistato. 

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