Un missionario nella Cina dei Ming


di Mario Spedicato

Quest’anno ricorre il quarto centenario della morte di Sabatino de Ursis (1575-1620), gesuita di origini salentine, “uomo di grande scienza” prima ancora che missionario nella Cina dei Ming. Proprio l’anniversario ci ha spinti a riaprire la ricerca per esplorare con maggiore dovizia e con puntuali riferimenti archivistici un’attività scientifica che merita di essere rivisitata, riposizionata e rivalutata all’interno dei contesti di riferimento, prima italiano e poi cinese, in minima parte anche portoghese, dove il salentino ha operato nella sua non lunga esistenza. Un percorso, questo, che per trovare approdi solidi ha bisogno di essere preceduto dalla messa a punto di un profilo bio-bibliografico organicamente elaborato e ben documentato al fine di creare i presupposti necessari per svolgere con successo questo ambizioso progetto di studio. Paolo Vincenti e Francesco Frisullo si sono rivelati i migliori apripista di una nuova stagione storiografica capace di togliere dall’oblio il de Ursis e di rilanciare su basi euristiche rigorosamente provate il ruolo di primo piano esercitato dal gesuita nella cultura del tempo ed in modo particolare nei settori delle “tecnologie avanzate” che alimentano il dibattito e la divulgazione dei saperi tra l’Europa e l’Oriente asiatico.

Questo volume risponde pienamente allo scopo, ponendosi come primo e indispensabile passaggio per un allargamento ed un approfondimento di temi prevalentemente scientifici che nel caso del de Ursis non vengono mai anteposti a quelli dell’evangelizzazione; la sua attività missionaria, cioè, non viene mai sacrificata a vantaggio di quella più propriamente tecnica svolta in altri comparti specialistici. Il de Ursis è prima di tutto un teologo che conosce i compiti che l’Ordine religioso di appartenenza gli attribuisce quando lo destina nelle “Indie” orientali. A questo compito resta profondamente legato, cercando di svolgerlo con intensa dedizione, applicandosi giorno dopo giorno senza risparmiare energie. De Ursis però ha anche maturato larghe competenze in astronomia, in architettura, in geografia, in matematica, in idraulica e poi pure in sinologia e questo lo rende disponibile per altre esperienze collaterali che gli danno forse più notorietà, senza mai oscurare il suo profilo di missionario.

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