Di mestiere faccio il linguista 36. Lingua e dialetti

di Rosario Coluccia

Un lettore, che preferisce restare anonimo (ma la lettera è firmata), mi scrive: «Caro Professore, condivido i suoi articoli a difesa della lingua italiana, considerata nella sua storia e nell’attualità. Ho notato però che non parla quasi mai dei dialetti. Perché? Li considera inferiori?». Ringrazio il lettore delle gentili parole che riserva alla rubrica e lo rassicuro: no, non considero affatto inferiori i dialetti, cercherò di dimostrarlo nell’articolo di questa settimana.

Dopo la seconda guerra mondiale, all’inizio del periodo repubblicano, l’analfabetismo era ancora molto diffuso nella nostra nazione. Solo una parte esigua della popolazione riusciva a comunicare speditamente in italiano, conosciuto poco e male. I tanti dialetti parlati in tutt’Italia erano lo strumento quotidiano di comunicazione della maggioranza, a cui di fatto veniva precluso non solo l’accesso ai livelli medi e alti della cultura ma veniva anche negata la possibilità di una vita socialmente attiva e soddisfacente. Con un’operazione nazionale di vasta portata, mai tentata prima, la lotta all’analfabetismo venne impostata tenendo conto del rapporto strettissimo esistente tra l’acquisizione della capacità di leggere e di scrivere e la riqualificazione morale, civile, professionale, di vasti strati della popolazione. Si combatté l’analfabetismo su vari piani, coinvolgendo cittadini di tutte le età: al miglioramento dell’istruzione ordinaria elementare (diramata dappertutto, con scuole pluriclasse fin nei più piccoli centri, se altro non era possibile) si accompagnò un progetto di educazione postscolastica per gli adulti analfabeti (con scuole popolari serali), grazie al quale milioni di uomini e donne adulti impararono a leggere e scrivere.

Questa voce è stata pubblicata in Di mestiere faccio il linguista (quarta serie) di Rosario Coluccia, Linguistica e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *