Tra realtà storica e finzione letteraria. Studi su Sigismondo Castromediano

di Antonio Lucio Giannone

In questi ultimi anni il Centro Studi “Sigismondo Castromediano e Gino  Rizzo” di Cavallino di Lecce ha pubblicato una serie di volumi riguardanti Sigismondo Castromediano al fine di analizzare vari aspetti della sua vita e della sua attività, rimasti ancora poco conosciuti. Tutto ha avuto inizio con il Convegno nazionale “Sigismondo Castromediano: il patriota, lo scrittore, il promotore di cultura”, svoltosi a Cavallino dal 30 novembre al 1 dicembre 2012, che ha rappresentato una svolta negli studi su questo personaggio. Il Convegno, fortemente voluto dall’on. Gaetano Gorgoni, che è stato sempre l’ispiratore, la vera anima, di tutte queste iniziative, prendeva spunto dalla ricorrenza del bicentenario della nascita, avvenuta nel 1811 a Cavallino dove egli morì nel 1895, oltre che dal centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia,  e intendeva approfondire per la prima volta, in maniera organica e rigorosa,  la figura  di Castromediano inserendolo in una dimensione nazionale dove egli merita pienamente di essere collocato. Nel 2011, sempre per l’anniversario della nascita, venne nuovamente ristampata in edizione anastatica, presso l’editore Congedo di Galatina, la sua opera principale, Carceri e galere politiche. Memorie, già riedita nel 2005. Quell’anno, con lo stesso editore, ci fu anche la ristampa della monografia di Giuseppe Gigli, Sigismondo Castromediano, uscita a Genova presso l’editore Formiggini nel 1913.

Nel 2014, nella Collana del Centro Studi uscirono gli Atti del Convegno di due anni prima, curati da Fabio D’Astore e dallo scrivente, che sono stati molto apprezzati e hanno suscitato grande interesse in Italia e all’estero, rimettendo in circolazione il nome di Castromediano. Ad esso infatti sono state dedicate ampie e accurate recensioni su riviste specialistiche prestigiose, non solo nel nostro paese[1], ma anche in Francia[2] e in Canada[3]. Ma sempre su Castromediano bisogna citare anche altri volumi apparsi in questi ultimi anni nella collana dei “Quaderni” del Centro: il Diario (1847-1851) a cura di Giovanna Rosato (2013) e Il Duca bianco di Cavallino. Nuovi contributi (2013) di Alessandro Laporta. In un’altra collana del Centro Studi, “Piccola Biblioteca del Risorgimento Salentino”, nel 2014, è uscito Mille Ottocento Quarantotto di Carlo Poerio, con prefazione di S. Castromediano e con uno scritto di A. Laporta. Nel 2015 è stato pubblicato ancora il volume Manoscritti giovanili di Sigismondo Castromediano, di Fabio D’Astore. Nel 2018 infine ha visto la luce Cara Adele, caro Sigismondo. Millerose fu cominciamento di un sogno… Carteggio Savio-Castromediano (1859-1905), a cura di Alessandra Marcellan, che raccoglie un’ingente corrispondenza di notevole interesse non solo dal punto di vista biografico, ma anche da quello storico e culturale. Chi scrive, infine, ha dedicato un “trittico” a Castromediano nel volume Sentieri nascosti. Studi sulla letteratura italiana del Novecento, pubblicato nel 2016 dall’editore Milella di Lecce.

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