Una mostra d’arte: L’“edicola” di Sandro Greco

            Nella mostra attualmente in corso ha allestito, ad esempio, una singolare e suggestiva “edicola”, esponendo una serie di “prodotti” che siamo abituati di solito a trovare presso i giornalai o i tabacchini: giornali, libri, cartoline, francobolli. Ma ovviamente non si tratta degli stessi oggetti in quanto essi sono stati totalmente reinventati dall’artista salentino che li ha realizzati a uno a uno con la consueta fantasia.

            Ecco allora i suoi “libri”, che si inseriscono in un preciso filone della sperimentazione artistica contemporanea, i cosiddetti “libri d’artista”: libri di metallo, di legno, di pietra con le mattonelle di ceramica incorporate. Il grande libro di metallo, in particolare, è polisensoriale, nel senso che stimola tutti i sensi dei visitatori, un po’ alla maniera dei futuristi. Le “pagine” di queste strani volumi sono illustrate da Greco con le sue tipiche immagini ricche di grazia e di leggerezza, come quelle circensi (clown, giocolieri, acrobati) che costituiscono un tema costante della sua produzione artistica.

            Molto originali sono pure le “cartoline” di legno, con i coloratissimi “francobolli”, di varie forme e dimensioni, creati sempre dall’artista, che riportano i suoi fantasiosi disegnini. Le cartoline invece contengono spesso riflessioni, pensieri di vari autori sulla vita e l’arte, ai quali egli ha dedicato anche alcune pubblicazioni.

            Ma in un’edicola, ovviamente, non possono mancare i giornali. E infatti Greco espone le prime pagine dei principali quotidiani italiani ma interviene su di essi alla sua maniera: dipingendo i fogli o scrivendovi sopra formule chimiche, fisiche e matematiche su la quantità di moto o impulso, su l’entropia e l’informazione e su una particolare relazione del fisico olandese H. A. Lorenz. Questi temi ritornano spesso nel suo lavoro, dal momento che l’artista salentino, che è laureato in Farmacia e ha insegnato per trent’anni chimica-fisica e chimica analitica, ha sviluppato spesso il tema del rapporto arte-scienza. Forse il senso più profondo di questa sua operazione vuole essere un invito a mettere in secondo piano, una volta tanto, i fatti, le notizie, spesso drammatiche e inquietanti, di ogni giorno e a cercare un’“altra” dimensione dell’esistenza. Greco insomma, ancora una volta, continuando a “giocare” con l’arte, riflette e ci fa riflettere.

[«Nuovo Quotidiano di Puglia», 2 giugno 2007]



Un libriccino in legno di Sandro Greco. Sopra: due pagine interne.
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