Manco p’a capa 110. Un’opinione etologica sulla politica italiana

di Ferdinando Boero

Non sono un politologo, sono uno zoologo-ecologo. Ma l’uomo è una bestia, come diceva Bracardi, e questo mi consente di esprimere un’opinione etologica.
Considerazione preliminare: la legge elettorale è un’obbrobrio e le forze politiche avrebbero dovuto cambiarla. Non lo hanno fatto. Peccato che abbiano perso quelli che l’avrebbero potuta cambiare, avendo i numeri. Comportamento inspiegabile.
L’altra sera un giornalista, tale Senaldi, ha detto una cosa furba: ma il PD l’ha letta la legge elettorale? Verrebbe da dire sì, visto che l’ha fatta il PD! La destra l’ha letta e si compatta. La sinistra, invece, si frammenta. Nella sinistra ci metto sia il PD (mi scappa da ridere a scriverlo) sia il M5S (perché è l’unico ad aver promosso leggi per i più deboli e contro i corrotti). Se si sommano i voti di un teorico polo di sinistra non ci sarebbe stata la disfatta della sinistra. Ma “noi” non siamo mica scemi, no?
Letta ha rotto coi 5S perché vuole l’Agenda Draghi, che altro non è che l’Agenda Conte, visto che si prefigge di realizzare il PNRR di Conte (come ha ben spiegato Crozza, un comico). Conte ha realizzato grandi opere, tipo il Ponte di Genova, alleandosi con l’ottimo sindaco leghista di Genova, senza guardare alle etichette politiche. Il Ponte lo hanno fatto Bucci e Toninelli. Se ci sono grandi opere da realizzare, ci hanno fatto vedere come si fa. Letta, invece, ha portato a termine la missione di Renzi: distruggere la sinistra nel PD. Resterebbe da capire se lo ha fatto scientemente oppure se proprio non capisce. Se lo ha fatto scientemente è un genio. Altrimenti torniamo all’inspiegabilità etologica, oppure si tira in ballo la scemenza.

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