Laicità, secolarismo e terza guerra mondiale

di Giuseppe Spedicato

Noi riteniamo di essere un popolo laico, ma sarà vero? La laicità, una sana laicità, implica non solo la separazione della politica dalla religione, ma anche la produzione di valori laici forti e soprattutto condivisi. Nella nostra società assistiamo invece ad una politica/cultura che non produce valori anzi, non poche volte produce disvalori. Per fare solo un esempio, i valori che hanno generato la nostra Costituzione sono sempre di più messi in discussione. Contemporaneamente sul versante religioso abbiamo una Chiesa che perde fedeli e vocazioni anche perché colpita da tanti scandali.

Pertanto non abbiamo i due nobili concetti di laicità e religiosità, ma perdita di valori e secolarizzazione, che sono fenomeni certamente meno nobili. Siamo in una società desiderosa di ‘liberarsi’ del sacro, della spiritualità, ma ciò avviene senza riuscire a liberarci del diavolo, della cultura della violenza. Leonardo Sciascia ci ha già messi in guardia a tal proposito: il mondo, ormai, sembra poter fare a meno del Diavolo. Forse perché “il Diavolo era talmente stanco da lasciar tutto agli uomini, che sapevano fare meglio di lui”[1].

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