Lungo l’Adriatico, in treno

di Antonio Prete

Un canneto fiorito di là dai binari,

il ventaglio di una palma, e un cielo di cenere

che fluttua alle finestre. Fuggitivi

lampeggiano paesi sulla costa.

.

Vapori estivi e invernali sopori

nell’aria che s’inombra.

Si va spegnendo il brivido del mare.

Improvviso, di qua dal frangionde,

un gruppo di ragazzi nell’ultima luce

abbracciati in posa per la foto,

era a Gabicce, ricordo, sotto l’alta scogliera,

il riso fervido del giorno sulla pelle.

.

Che cosa unisce quel trionfo di corpi

a questa sera già priva del suo confine?

Che cosa lega quel lontano fulgore

alla stella che trema alta sul mare?

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