Un temperino frettoloso

di Evgenij Permjak   

Mitja piallava un bastoncino con un temperino, piallò sino a un certo punto e poi lasciò perdere. Il bastoncino era piallato tutto da una parte. Storto. Brutto.

«E come mai?» – domandò il padre a Mitja.

«E’ un cattivo temperino» – rispose Mitja, – «pialla storto.»

«Ma no» – disse il padre, – «il temperino è buono. E’ solo un po’ frettoloso. Bisogna insegnargli la pazienza.»

«E come?» – domandò Mitja.

«Guarda come» – disse il padre.

Prese il bastoncino e si mise a piallarlo lentamente, leggermente, con molta cura.

Mitja comprese come si deve insegnare la pazienza ad un temperino e si mise anche lui a piallare lentamente, leggermente, con molta cura.

Per tanto tempo il temperino frettoloso non volle obbedire. Si affrettava, correva troppo: ora andava troppo storto, ora cercava di scartare tutto da una parte, ma non ci riuscì. Mitja lo obbligò ad essere paziente.

Cominciò a piallare bene il temperino. Diritto. Liscio. Bello. Docilmente.

[Traduzione dal russo di Tatiana Bogdanova Rossetti]

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