Quel che rimase di qua dalla voce

di Antonio Prete

Federico Cervelli, Orfeo ed Euridice, Fondazione Querini-Stampalia, Venezia.

Quel che rimase di qua dalla voce, 

nel labirinto oscuro dei pensieri,

il tempo chiuso nella clessidra

nascosta all’ombra delle rose,

quel che non divenne carezza 

volteggiando nella stanza del desiderio,

il seme che non fiorì nella terra, 

la parsimonia  che si voleva ancella

dell’amore, l’oscuro imbuto della vita,

tutto tornava sventolando dal muro

nel mattino nebbioso una bandiera

bianca, e io acquattato tremando al vento

come esposto sulla cima di un albero,

lungo la curva del poggio t’allontanavi

come in un fotogramma che precede la fine,

i jeans nascosti dalle spighe,

senza suono gridavo il tuo nome,

non vedevo se ti voltavi tanto eri lontana.

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