di Antonio Devicienti
(Parla l’edificio della Cattedrale)
«In te mi specchio, colonna vertebrale, albero maestro di nave, lunghissimo solco da seminare e che rampollerà nel ciclo dei mesi, degli anni, dei secoli.
Questa terra di querce lecci eucalipti e olivi ti ha sognato e quindi partorito.
OPUS INSIGNE eri già nelle mani e negli occhi di Pantaleone e delle sue maestranze: stavi già nella spina dorsale di ogni Salentino».