di Guglielmo Forges Davanzati
Le proteste nei confronti del Governo per l’abolizione del reddito di cittadinanza, da parte dei percettori ai quali è stato tolto, erano ampiamente prevedibili, soprattutto in ragione dell’assenza – nei nuovi dispositivi sostitutivi del RdC – di meccanismi di creazione di reali opportunità di lavoro per i beneficiari. L’attacco al prof. Tridico, ex Presidente dell’INPS, segnala poi la matrice fortemente ideologica che muove l’esecutivo nel suo attacco ai poveri. Il RdC ha prodotto molti esiti positivi, nel breve periodo nel quale è stato operativo, a fronte di qualche criticità, con un bilancio sostanzialmente positivo. Innanzitutto, come certificato nel Rapporto INPS, ha in parte contribuito a generare maggiore fecondità, contrastando, seppur lievemente, il calo demografico, soprattutto nel Mezzogiorno. In secondo luogo, ha mantenuto elevati i consumi e la domanda interna e, soprattutto, ha tolto dalla povertà oltre un milione di famiglie. La principale criticità non riguarda l’incentivo all’inattività – come nell’interpretazione del Governo – ma il fatto che, nato in una stagione di alleanza fra Movimento 5 stelle e Lega, penalizza le famiglie numerose e ancor più quelle degli immigrati.