di Gianluca Virgilio
La metamorfosi è un tema antico, che ha sempre affascinato la mente degli uomini. Basti pensare alla mitologia greco-romana, che ci fornisce molti esempi, tutti raccolti con sapienza poetica e narrativa da Ovidio nei suoi Metamorphoseon libri XV. C’erano gli dei, un tempo, a trasformare il vivente, e tutta la vita pullulava di un’essenza divina. Oggi, caduti gli dei, è rimasto solo il vivente, fatto di una materia che incessantemente cambia e che non smette di affascinare le nostre menti.
Emanuele Coccia, filosofo italiano e professore presso l’École des hautes études en sciences sociales di Parigi, nel suo studio intitolato Metamorfosi. Siamo un’unica, sola vita, Einaudi, Torino 2022 ebook (traduzione dell’edizione francese 2020 di Simona Mambrini), è convinto che la metamorfosi sia l’essenza stessa della realtà. Che cosa significa che tutti noi, uomini, animali e piante, siamo un’unica, sola vita? Siamo così fieri ed orgogliosi di essere degli umani, che ci rifiutiamo di accettare l’idea d’essere fatti della stessa materia di cui sono fatti tutti gli altri viventi; e rifiutiamo anche l’idea, derivante dalla prima, che anche noi siano partecipi del processo fondamentale della metamorfosi. La natura brulica di una vita che si nutre di tutto ciò che vive (proprio in modo cannibalico) e così facendo trasforma Gaia, il pianeta vivente. Noi uomini, dice Coccia, non siam fuori da questo processo, ma vi partecipiamo senza residui e, probabilmente, senza rendercene conto. Nascita e morte sono solo il momento iniziale e finale della trasformazione dell’individuo, la cui storia, dunque, paradossalmente non inizia e non finisce mai con l’individuo, poiché noi siamo il risultato effimero di una metamorfosi millenaria destinata a ripetersi all’infinito, una metamorfosi che durerà quanto ‘l mondo lontana, ovvero finché la Terra ospiterà il vivente. Ne deriva che noi, come tutti i viventi, siamo parte di una forza antichissima e formidabile che include l’individuo e lo trascende, poiché lo trasforma continuamente in altro individuo vivente. La volontà del singolo non conta nulla, ovvero è ininfluente in questo mondo metamorfico: “In una metamorfosi la forza che ci attraversa e ci trasforma non è affatto un atto di volontà cosciente e personale, ma viene da altrove, è una forza più antica del corpo che essa plasma, e opera in completa autonomia.” (II. Trasformazioni)