di Ferdinando Boero
C’è chi bolla opinioni diverse dalle proprie come ideologiche. Tra le tante definizioni di ideologia (vedi: https://www.treccani.it/vocabolario/ideologia/), quella che meglio definisce l’uso del termine è questa: ogni dottrina non scientifica che proceda con la sola documentazione intellettuale e senza soverchie esigenze di puntuali riscontri materiali, sostenuta per lo più da atteggiamenti emotivi e fideistici, e tale da riuscire veicolo di persuasione e propaganda.
I movimenti ambientalisti hanno posizioni ideologiche, il riscaldamento globale è ideologico, la transizione ecologica si basa su presupposti ideologici, e altre amenità trascurano un piccolo dettaglio: l’evidenza scientifica. Chi accusa di ideologismo chi si affida alla scienza per affrontare la crisi climatica di solito non basa i propri argomenti su evidenze scientifiche e, paradossalmente, soffre di ideologismo basato su atteggiamenti emotivi e fideistici. La fede, ad esempio, che le tecnologie risolveranno ogni problema e che le scienze dell’ambiente sbaglino. La scienza ovviamente può sbagliare e, da sempre, corregge i propri errori. Le migliaia di climatologi che fanno parte del panel internazionale sul cambiamento climatico (IPCC) sono stati molto cauti, all’inizio dei loro lavori, nel ritenere le attività umane responsabili di un cambiamento climatico sempre più evidente. Anno dopo anno, l’accumulo di una massa enorme di dati osservativi ha trasformato il dubbio in certezza: il cambiamento climatico è innegabile, e ne siamo responsabili, soprattutto a causa di stili di vita insostenibili.