Carteggio Mario Marti – Gianluca Virgilio 9. Sul Novecento letterario salentino

Lecce 22 XI ‘09

Caro Gianluca,

Grazie, ricevuto; sei veramente un caro e prezioso amico. Ricevuto e, naturalmente ho letto, profondamente soddisfatto. Sei un lettore, un recensore, attento, acuto ed esauriente al massimo grado. Cosa si può pretendere di più, per conoscere un libro, il contenuto, fino in fondo, e in modo del tutto giusto e profondamente onesto? Complimenti vivissimi! Del resto sono abituato ormai a cogliere in te ciò che, oggettivamente, sta nel libro recensito. Lo dico – credo -con cognizione di causa, perché quel libro di Giannone ce l’ho e l’ho letto anch’io.

Questo non significa che io sia d’accordo in tutto, non con Giannone, ma con te. Tu affermi che Giannone “storicizza”. Ora, secondo me (bada! dico “secondo me”, in relazione alle mie idee, che non sono la verità assoluta); secondo me, “storicizzare” sceverare il caduco e l’effimero da ciò che invece si ritiene degno di passare, di conseguenza, alla storia (ma, sempre secondo me, solo il tempo in ciò è davvero galantuomo e veritiero; per il che intendo che la “storicizzazione” richiede lunga, se non lunghissima, prospettiva storica). Giannone, giustamente, registra scrupolosamente tutto, ma non storicizza; e questo sia detto non come valutazione critica, ma solo come indicazione di metodo.

Seconda osservazione. La recensione di un libro non implica (se non diventi saggio critico) valutazione del poeta o prosatore che è oggetto dello studio (poniamo Manzoni, Dante o chi altro, maggiore o minore), ma analisi critica dell’autore del libro, cioè del recensito.  Quando, poniamo, si recensisce un libro di Contini su Dante, non si recensisce Dante ma Contini. Il mio riferimento va a quando scrivi a p. 5, ultima colonna di destra, alla fine del primo pezzo: “La prima parte del volume ecc”. Giannone non dedica proprio a “Francesco Politi”, ma bene a chi ha scritto il saggio su Politi (analogamente, subito dopo, per Gino Rizzo; ma qui la cosa corre).

Ecco, me l’hai chiesto e t’ho accontentato; ma, ripeto, la mia opinione non è né la Bibbia, né il Vangelo. Potresti non essere d’accordo; tanto meglio, ché la dialettica porta a toccare i vari aspetti di una “verità”; ed è utilissima sempre.

Quanto ai miei rapporti con Giannone, egli è stato -credo – solo mio alunno (frequenza, esami, immagino), non allievo; che invece lo è, tutt’intero, di Donato Valli, col quale ebbe a laurearsi.

T’ho fatto perdere del tempo prezioso; insomma ritengo comunque utile. Affettuosamente

Mario Marti


[Il timbro postale reca la data dello 02.01.10.]

Capodanno 2010

Grazie! A te, caro amico, a tutti i tuoi cari gli auguri di ogni bene per l’anno nuovo. Chi sa se sarà peggiore del già tramontato? Sarà un po’ difficile, no?

Con i saluti più affettuosi

Mario Marti

***

Sui rapporti tra Mario Marti e Antonio Lucio Giannone, leggi in questo sito
i seguenti articoli di Antonio Lucio Giannone :

Una lettera di… 13. Una (lunga) lettera di Mario Marti.

La lezione di Mario Marti;

Da Dante a Croce di Mario Marti;

«Dalla Regione per la Nazione»: il Salento letterario di Mario Marti;

Due Maestri dell’Italianistica: Mario Marti – Donato Valli;

Il Novecento di Mario Marti;

Profilo di Mario Marti decano degli italianisti nel mondo  (1914-2015)

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