La poetica della prossimità di Mauro Marino

di Renato De Capua


Mauro Marino

“Il tempo non ancora in te fiorito / è palpito segreto di germogli / e bagliori di crescite… Ne cogli/ un confuso tremore d’infinito…”. Instaurando una sottesa simmetria fra il fiorire inteso come nascita e il suo trascorrere nel tepore di una luce, il poeta Girolamo Comi forse voleva paragonare la temporalità astratta e indeterminata a un piccolo fiore impaziente, che ancor prima di schiudersi, freme per sporgersi sul mondo. Siamo nel libero dominio dell’interpretazione e nelle contrade di una pagina tutto può avvenire.
Nella sua nuova silloge poetica “Poesie della vicinanza. Diario dei giorni 2020-2024” (Spagine, 2025 con una nota di Milena Magnani), Mauro Marino, condivide con i lettori il suo sentire, una poetica che invita ad approssimarsi alla comprensione dell’altro attraverso la quiete, il sedersi accanto, la vicinanza. Operatore culturale militante e fondatore con Piero Rapanà del Fondo Verri – approdo sicuro per artisti, cantastorie e poeti in una viuzza del centro storico di Lecce – Marino torna alla Poesia con questo suo ultimo lavoro. La prima presentazione del libro sarà oggi a Lecce alle 19 negli spazi del Chiostro del Convitto Palmieri. L’autore presenterà il volume in un dialogo corale con diversi interlocutori, che presteranno la loro voce anche alle letture.

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1 risposta a La poetica della prossimità di Mauro Marino

  1. Marcello Toma scrive:

    Bellissima recensione! Un piacere leggerla, come sarà certamente un piacere leggere il libro di Mauro Marino, che cercherò di procurarmi.

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