Settantacinque anni dopo
a cura di Antonio Lucio Giannone

Tarantolati
di Vittorio Bodini
Erano gli stessi contadini che s’incontrano all’imbrunire sulle vecchie strade dei campi del Salento e vi dicono «Buona éspera» come se vi porgessero una foglia verde d’un albero che non cresce da queste parti da molti secoli, i quali confusi assieme con le ombre che cadono sulla terra per tutto il giorno infocata, incornata dal sole, a quel saluto disorientano il forestiero con una tristezza che la sua indole potrebbe piegare verso il mito o più facilmente verso una riduzione alla realtà di due formiche che s’incontrano, in che minuscolo orizzonte!, e fugacemente si salutano. E quest’orizzonte è fatto di scogli affiorati da antiche sommersioni, di sterpi, di fichi o ulivi scontorti, di grano che non fa a tempo a esser tagliato e subito la stoppia diventa un’irta sterpaglia, e un grande sole da cui non c’è difesa, un sole che a furia d’accecare diventa nero.
Vestiti dei panni di festa – l’abito del matrimonio e della morte – con un tranquillo orrore rassegnato negli occhi, vengono da tutte le parti i contadini sui traini a Galatina, un bianco paese di latte, nel giorno della festa di San Pietro e Paolo e s’accalcano davanti a una cappella dissacrata dov’è l’altare di San Paolo, il santone, e il pozzo delle serpi e delle tarantole. Nessun colore è possibile portare per tutt’intorno: solo il grigio o il nero, e se qualcuno di città s’avvicina senza saperlo con qualche colore indosso, o qualche donna con le labbra dipinte, subito l’avvertono severamente che s’allontani perché nessuno riuscirebbe più a tenere un tarantolato che abbia visto un colore vivace dall’avventarsi e fare in pezzi l’indumento che ha suscitato la loro furia. C’erano nell’aeroporto vicino durante la guerra dei soldati americani che si trovarono per caso tra la folla e uno di loro che aveva viso e capelli rossi e occhi celesti, e stava a guardare imbambolato quest’amaro e terribile spettacolo, gli saltarono addosso e gli coprirono il viso di graffi e strapparono a ciuffi i capelli. Dovettero portarlo a un posto di medicazione e lì, dopo aver dato il suo nome e lo stato (era del Massachusetts[1]), mentre lo medicavano per tutto il tempo andava ripetendo:
‒ Questo non buono. Nulla di tutto ciò nel Massachusetts[2].