di Antonio Devicienti

All’interno della categoria dei lettori di un blog esiste a sua volta una categoria (ristrettissima) che definirei del lettore silenzioso e che è caratterizzata da un’attenzione costante per le pubblicazioni del blog (o di più blog), ma senza che tale attenzione si manifesti tramite i “mi piace”, i “commenti” o la condivisione a mezzo dei cosiddetti social.
Il lettore silenzioso non solo legge, ma distingue e comprende intenzioni e strategie sottese alle diverse pubblicazioni, prende appunti di quello che legge, salva in forma di file personali o stampa gli articoli che più lo interessano.
Il
lettore silenzioso ha attenzione per il blog così come ha cura per i
propri libri: consulta, riflette, compera i libri (sia quelli che vuole
aggiungere alla biblioteca, sia quelli dei quali si parla nel blog e
che, quindi, entreranno anch’essi a far parte della sua biblioteca).
Egli si sottrae, con metodo e orgoglio, alla lettura frettolosa, al “mi piace”
digitato due secondi dopo la pubblicazione dell’articolo e profuso dalla
medesima mano (o dito) su decine e decine di altri siti; il lettore silenzioso
detesta “cuoricini” e “faccine” a commento degli articoli; se è a sua volta un blogger
rifugge dal presentarsi con nomi e soprannomi ridicoli e imbarazzanti.