Conferenze sull’anfiteatro di Lecce a cura del Professor Francesco D’Andria


Katia Mannino : Anfiteatro, le scoperte: «Torni presto museo».


Katia Mannino, docente di archeologia e storia dell’arte romana.

di Renato De Capua

Si ripercorre la conferenza “L’anfiteatro di Lecce come museo di scultura”, tenutasi giovedì 26 giugno 2025 negli spazi della Biblioteca OgniBene di Lecce. A relazionare, Katia Mannino, docente di Archeologia e storia dell’arte romana di UniSalento.

«L’anfiteatro è stato un museo di scultura in età antica: conserva il ciclo più completo e rappresentativo delle cacce, tra quelli rinvenuti nell’arena degli anfiteatri. Nel secolo scorso gli scavi hanno trovato una testa di Ottaviano Augusto, che oltre a darci un’immagine dell’imperatore diversa rispetto alle più note, racconta una storia che ha coinvolto proprio l’antica Lupiae e i suoi abitanti».
Nell’incontro di giovedì scorso, “L’anfiteatro di Lecce come museo di scultura”, tenutosi negli spazi della biblioteca OgniBene, Katia Mannino, docente di Archeologia e storia dell’arte romana di UniSalento, ha illustrato il monumento di piazza Sant’Oronzo con un focus orientato alla conoscenza del complesso di sculture ritrovate durante le alterne campagne di scavo tra i primi del ‘900 e gli anni ’40. L’incontro rientra nel ciclo di conferenze organizzato dall’Accademico dei Lincei Francesco D’Andria e dal Comune di Lecce per conoscere da vicino l’Anfiteatro. L’ultimo appuntamento è fissato per giovedì 3 luglio alle 18.30 (presso la stessa biblioteca) con “L’anfiteatro e il progetto Atlante della città di Lecce” a cura di Giuseppe Scardozzi (Istituto Scienze del Patrimonio Culturale – CNR).

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