a cura di Adele Errico

Raffaele Nigro, scrittore e giornalista, è autore di numerosi romanzi, tradotti in molte lingue. Nel 1987 con il romanzo I fuochi del Basento ha vinto il Supercampiello. Ha vinto i premi Biella, Flaiano, Mondello, Maiori. È autore di saggi tra i quali Basilicata tra Umanesimo e Barocco, Narratori cristiani di un Novecento inquieto, Letteratura e banditismo da Robin Hood ai giorni nostri. Ha curato le edizioni critiche di Burchiello e la poesia giocosa del ’400 e ’500 e delle opere di Francesco Berni, per il Poligrafico dello Stato.
Un romanzo che ha dentro il mare, l’arte, la storia e che sfiora i temi essenziali del nostro tempo, soprattutto delle nostre terre, a sud: il caporalato nelle campagne, la disoccupazione giovanile, i migranti che sbarcano dal Mediterraneo. Al centro Marsilio Da Ponte, pittore di grande talento ma in cerca di fortuna. Insieme ai suoi amici Beppe e Michele si appresta a un’odissea mediterranea ambientata negli anni 2000. È il nuovo romanzo di Raffaele Nigro, “Il dono dell’amore”.
Nigro, nel 1987 “I fuochi del Basento” ha vinto il Premio Campiello. Il suo ultimo romanzo è “Il dono dell’amore”. Da allora la sua scrittura è cambiata.
Sì, la mia scrittura era più nervosa negli anni ’80. Ero giovane, c’era in quella scrittura tutta la forza della mia giovinezza. Adesso si è fatta più meditata, più tranquilla, sono venute meno le sfumature linguistiche che acquisivo dal parlato, dalla cultura orale degli anni ’70 e ’80. E se qualcosa rimane di quel mondo è limitato. La mia scrittura è cambiata anche dopo le molte letture ed è stata influenzata dalla conoscenza della vita metropolitana, Bari, Roma.