di Renato De Capua

Ogni anno la ricorrenza della Festa dei Santi Pietro e Paolo a Galatina, dal 28 al 30 giugno, è l’occasione per riflettere sul Tarantismo, fenomeno intimamente legato a pagine oscure e conturbanti della storia del territorio salentino. Una delle opere fondative e caratterizzanti il canone di studi sull’argomento è Morso d’amore. Viaggio nel tarantismo salentino (Kurumuny, 2025 con un inserto fotografico) di Luigi Chiriatti, figura chiave della cultura popolare, scomparso nel 2023. E a trent’anni dalla prima edizione, l’opera torna in libreria in una nuova veste editoriale. Era, infatti, il 1995 quando l’editore Lorenzo Capone di Cavallino la dà alle stampe, cedendo successivamente i diritti a Kurumuny, la casa editrice fondata dallo stesso Chiriatti e oggi portata avanti dal figlio Giovanni.
L’autore, antropologo, studioso del tarantismo e delle tradizioni popolari, dopo aver inciso nel ‘77 con il Canzoniere Grecanico Salentino il disco “Canti di terra d’Otranto e della Grecìa Salentina”, fonda due gruppi di riproposta della musica folk locale: il Canzoniere di terra d’Otranto e Ararimirè; dal 2003 al 2009 e poi ancora nel 2014 è alla direzione artistica del festival “Canto di passione”. Direttore artistico del Festival “La Notte della Taranta” dal 2015 al 2022, è stato anche direttore scientifico dell’istituto “Diego Carpitella”.