La versione taurisanese di alcuni “dialoghi” popolari sull’inesorabilità ed ‘equità’ della morte

di Roberto Orlando  


Jakob von Wyl (1586-1619), Danza macabra.

Molto probabilmente i componimenti popolari che presentiamo in questo studio (Dialogo tra un giovane popolano e la morte, Dialogo tra un cavaliere e la morte, Dialogo tra una vecchia e la morte, Dialogo tra la morte e il papa, Dialogo tra la morte e la regina del Portogallo e Dialogo tra una moribonda e la morte)sono rifacimenti di alcune delle numerose composizioni dotte portate in giro, nel Medioevo, dai menestrelli per le piazze, i castelli e i palazzi al fine di istruire o intrattenere il popolo e le corti. Questi componimenti fanno pensare ai frequenti dibattiti della letteratura latina medioevale, dei quali si è avuto un largo riflesso nelle liriche in volgare degli scrittori didattico-religiosi dell’Italia settentrionale, come Bonvesin da la Riva (ca 1240-ca 1315), Uguccione da Lodi († 1250 ca), Pietro da Bescapé o Barsegapè (seconda metà del sec. XIII), Gherardo Patecchio (sec. XIII), Giacomino da Verona (sec. XIII) e di altri autori della poesia didattico-moraleggiante del XIII secolo. 

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