Manco p’a capa 266. Perché le farfalle sono importanti

di Ferdinando Boero

Da pochi anni la biodiversità e gli ecosistemi sono valori costituzionali, nell’articolo 9; il motivo è semplice: ci forniscono beni e servizi essenziali per la nostra sopravvivenza. Ci siamo adattati al loro assetto, modificandolo. In agricoltura, ad esempio, con i pesticidi difendiamo le piante coltivate contro “erbacce” e animali “nocivi”, come insetti, molluschi e vermi parassiti. Così facendo avveleniamo le falde che utilizziamo per i nostri fabbisogni idrici, e sterminiamo api e farfalle, e anche le lucciole, la cui scomparsa fu denunciata da Pier Paolo Pasolini decenni fa.
A seguito delle motivazioni dell’articolo 9, l’Italia, con il PNRR, ha istituito il National Biodiversity Future Center (NBFC), un centro di ricerca dedicato alla biodiversità. Il Centro ha iniziato a censire le farfalle: i pesticidi le stanno decimando, assieme a tutti gli altri impollinatori, facendo venir meno un preziosissimo servizio ecosistemico. Concetti troppo astrusi per Mario Giordano, squittente bocca de La Verità che, in un articolo “spiritoso”, prende in giro gli entomologi, dipingendoli come vispe Terese che con la loro rete rincorrono variopinti insetti, e denuncia l’ultima follia green di Bruxelles: studiare le farfalle. Deride il direttore scientifico del Centro, il prof. Massimo Labra, che, inutilmente, ha provato a spiegare perché le farfalle sono importanti.

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