di Gerardo Trisolino

Un destino chiamato Angelo di Chiara Patarino (Napoli, Insalux edizioni, 2025, pp. 160, 16 euro) è una deliziosa e edificante storia di una rinascita esistenziale.
Il valore aggiunto della narrazione è costituito dalla vicenda reale a cui l’autrice si è ispirata. Vicenda stemperata e sublimata da quell’aura fiabesca che la leggerezza e la delicatezza della scrittura della Patarino mira a ricreare, attutendo però ottimisticamente la reale condizione esistenziale del giovane protagonista, fatta invece di atroce sofferenza, frustrazione, depressione, emarginazione, isolamento.
La voce narrante è quella di Angelo, poco più che ventenne di una esemplare e serena famiglia borghese napoletana: madre architetta e donna sensibile e premurosa, padre avvocato civilista molto legato alla famiglia, sorella musicista e profondamente affezionata al fratello.
Un violento incidente con la moto condanna Angelo all’uso della sedia a rotelle. All’improvviso il mondo gli crolla addosso. Addio ai suoi sogni giovanili: al corso di laurea in architettura già intrapreso, alle relazioni amicali, agli amori, alle lunghe nuotate in piscina, alla spensieratezza propria della sua età, protetto da un guscio familiare amorevole e benestante.






























































Desidero esprimere la mia sincera gratitudine per questa recensione, che rappresenta un esempio raro di analisi critica autentica, equilibrata e profondamente rispettosa del valore dell’opera. Le parole del recensore colgono con fine sensibilità l’essenza di Un destino chiamato Angelo di Chiara Patarino, restituendo al lettore la complessità e la bellezza di un libro capace di emozionare e far riflettere.
Apprezzo in modo particolare la capacità del critico di unire lucidità di giudizio e partecipazione emotiva, offrendo una lettura che valorizza la qualità narrativa e umana del romanzo. È un onore per noi, come casa editrice, vedere riconosciuto con tanta chiarezza e competenza il lavoro e la sensibilità che animano questo libro.
Dr. Luigi Grosso
Presidente INSALUX http://www.insalux.it
Non posso che ringraziare sentitamente e ribadire un concetto universale: unicuique suum. Sento anche un po’ di orgoglio per aver dato il mio modesto contribuito alla conoscenza di un libro meritevole e alla causa condivisa della Sua associazione. Cordialmente da Gerardo Trisolino