di Antonio Devicienti

Calle Trocadero 162, bajos, la Havana Vieja: José Lezama Lima, anche lui circondato da tantissimi libri, ma lo scrittore siede come adagiato e soddisfatto nel centro del suo impero. Lo chiamavano El gordo de Calle Trocadero, lui che sofferse la fame in anni orribili, lui eruditissimo scrittore e poeta determinato a scrivere i suoi libri-mondo.
E immagino María Zambrano durante una delle sue frequenti visite all’amico: si versa dell’acqua dalla brocca e la luce scintilla nel bicchiere spiccato vetro dalle finestre della Habana preserale. Questa è una casa sconfinato continente; le mani di María delfiche pietre scarnificate da piogge millenarie porgono all’amico un bicchiere d’acqua.





























































