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Archivi categoria: Inchiostri di Antonio Devicienti
Inchiostri 125. Primo inchiostro senese
di Antonio Devicienti Entrare nello spazio enorme e dilatato di San Domenico, comprendere che la mente può raccogliersi fino a diventare punto minuscolo e compatto, durissima pietra, per poi espandersi ed essere ombraluce, porosa membrana. All’esterno il senese addensarsi dei … Continua a leggere
Inchiostri 124. I silenzi e Antonio Donghi
di Antonio Devicienti Fosse stato possibile avrebbe taciuto sempre più a lungo, se possibile sempre più a lungo, come a trasformare il lungo silenzio nell’unica parola (o immagine) possibile. Una stesa di marroni e di verdi modulati dalla luce meridiana … Continua a leggere
Inchiostri 123. Scogliera adriatica
di Antonio Devicienti Forse gli uccelli marini sono più bruschi e distanti degli uccelli di lago o di fiume – e mi piace questo loro amaro di sale, questa ruvida solitudine che, se nidifica, sceglie la scogliera, l’azzardata trama dell’inquietudine.
Inchiostri 122. Un acquerello di Giulia Napoleone
di Antonio Devicienti Un acquarello che rimanda a sé stesso e che medita sul proprio essere acquarello: trasparenze, velature del colore, direzioni dei tratti e, nell’apparente aleatorietà del medium che rischia sempre d’essere sfuggente, difficilmente controllabile, facile a sconfinare, colare, … Continua a leggere
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Inchiostri 121. Tre luoghi patavini
di Antonio Devicienti C’è un’installazione di Kounellis nel cortile principale di Palazzo Bo fatta di travi di legno consumate dal tempo e scheggiate; l’artista le raccolse nella periferia della città, le pensò come segni materici della resistenza al nazifascismo e … Continua a leggere
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Inchiostri 120. Bernd e Hilla Becher
di Antonio Devicienti Bernd e Hilla Becher fotografano stabilimenti minerari, gasometri, serbatoi dell’acqua, ponti per il manovramento dei treni, altiforni. Le fabbriche dismesse, i birrifici svuotati, le cartiere abbandonate da anni potrebbero forse avere anche loro la solennità sospesa che … Continua a leggere
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Inchiostri 119. Il volo della libellula
di Antonio Devicienti «Non mi bastava la luce nera del Merisi, dovevo contendere alla notte il silenzio foderato di melancolia, ascoltare voci parlarmi da belliche distanze – e non è detto che la guerra non duri anche dopo. Non volevo … Continua a leggere
Inchiostri 118. Sposata con il vento
di Antonio Devicienti Sposata con il vento (e con la luce che sale dall’Adriatico dilatato spazio) Villa Sticchi si è ancorata per sempre in un sogno che non cessa e in uno spasmo di parole e d’immagini che la consacrano … Continua a leggere
Inchiostri 117. Torquato Tasso sorpreso dal fortunale per le strade di Ferrara mentre medita sul prosieguo del suo poema
di Antonio Devicienti L’olifante del temporale infuria sopra la città ed era secoli prima di un oggi indecifrabile e buio. Ma anche allora l’oggi sarà sembrato indecifrabile e buio splendidamente ammantato di violenza. Nel progredire e nel proseguire quello che … Continua a leggere
Inchiostri 116. Interno otrantino
di Antonio Devicienti Le persiane accostate a tenere fuori il sole meridiano – l’orologio sul tavolo e l’oscillazione del pendolo (ma non è tempo che trascorre, è suono di sospensione). Quando sarà venuta la notte i fanali del porto accesi … Continua a leggere
Inchiostri 115. Eleonora d’Aragona
di Antonio Devicienti Ogni sera mi desto dal mio sonno diurno detergendomi dall’immobile velame degli sguardi che di giorno incessanti impudichi mi aderiscono su ogni anfratto del viso – non uno che distolto da me lo sguardo impari a: vedermi! … Continua a leggere
Inchiostri 114. I solchi di Raoul Ubac
di Antonio Devicienti Solchi: nelle incisioni, nelle litografie, nelle sculture che Ubac realizza. Solchi, appunto: linee parallele, tracciate secondo musicali variazioni, andanze del pensiero, emersione allo sguardo delle direzioni che la materia lavorata assume se il pensiero interviene e crea. … Continua a leggere
Inchiostri 113. Le macchine di Jean Tinguely
di Antonio Devicienti Una macchina di Jean Tinguely sembra essere un TESTO del quale vengono evidenziati i meccanismi (le parti interconnesse tra di loro) e i movimenti (le interrelazioni che animano il testo), ogni sua parte è accenno a testi … Continua a leggere
Inchiostri 112. Leggendo Claudio Parmiggiani
di Antonio Devicienti «Le opere interrogano noi» (Claudio Parmiggiani, Una fede in niente ma totale, Le Lettere, Bagno a Ripoli 2019, pag. 370) scrive laconicamente Parmiggiani; in realtà è un’affermazione radicale, perché pone sia l’artista sia ognuno di noi davanti … Continua a leggere
Inchiostri 111. Leggendo Attilio Bertolucci
di Antonio Devicienti Allievo di Roberto Longhi, condirettore di Paragone, modernissima rivista che stabilisce connessioni tra arti figurative e letteratura e autore di numerosi interventi critici sulla pittura e il cinema, Attilio Bertolucci mostra da sempre nella sua poesia una particolare … Continua a leggere
Inchiostri 110. Percorrendo Lecce
di Antonio Devicienti Si può costruire un’ékphrasis intorno a un intero centro storico urbano? Forse sì, a leggere Bodini e la sua Lecce Biancamente dorato è il cielo dove sui cornicioni corrono angeli dalle dolci mammelle, guerrieri saraceni e asini … Continua a leggere
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Inchiostri 109. Leggendo Cristina Annino
di Antonio Devicienti Cristina Annino (da Chanson turca, LietoColle, Faloppio 2012, pag. 20). Concentrazione guardando Hopper Corre vento tra loro due, nel silenzio ch’è l’udito maggiore. Si sente le mani infinite già dentro lo spirito. Così ascolta nell’aria le mosche … Continua a leggere
Inchiostri 108. Leggendo Camillo Pennati
di Antonio Devicienti Camillo Pennati (da Paesaggi del silenzio con figura, Interlinea, Novara 2012, pagg. 104 e 105). Se l’ékphrasis non imita, ma costruisce un ponte tra l’opera di riferimento e il testo poetico, quest’ultimo, se riuscito e vivente di … Continua a leggere
Inchiostri 107. Donata Berra e Francesco Borromini
di Antonio Devicienti Donata Berra (da A memoria di mare, Casagrande, Bellinzona 2010, pagg. 13 e 14) S. Ivo alla Sapienza Initium sapientiae timor domini E quando fu l’ora di ornare la volta della cupola, Francesco appose, lungo gli spicchi … Continua a leggere
Inchiostri 106. Il gatto di Giacometti
di Antonio Devicienti C’è un Gatto che, insieme con il Cane, è una delle sculture indimenticabili di Alberto Giacometti: esso attraversa il pensiero che s’è fatto spazio e la luce entra da un finestrone dell’atelier; filiforme attraversa in permanenza l’hangar … Continua a leggere