Una lanterna aggiunta. Romanzo 7

di Salvatore Carachino

(continuazione)

16

Nel nuovo incontro al circolo l’Aloisio indugiava sulle tre oranti. La loro immobilità nella partecipazione al rito aveva permesso al fotografo di utilizzare lo zoom con perizia passando dal gioco delle ombre sui loro corpi alle espressioni assorte dei primissimi piani.

   «Interessante questa cerimonia sulla riva del Gange. Vi sarete sentiti coinvolti in una avventura comune, in una speciale sintonia con i pellegrini.»

   Sull’avventura, sulla sintonia con lo scenario naturale e religioso chissà cosa andava a ricostruire nella mente. Quelle foto come tante altre panoramiche del campo tendato e del fiume non proponevano che un racconto sfilacciato, con molti vuoti che il padre di Sofia non avrebbe mai inteso o potuto colmare. La curiosità del frate sarebbe rimasta per sempre delusa. Ciò che mancava nella ripetizione virtuale del viaggio doveva immaginarselo. Si dichiarava incerto sui ritocchi di Gaia. Meglio non modificare nulla, lasciarla così come era stata colta dall’obiettivo, con la fronte accaldata nell’accoglimento della divina forza solare. Per lui un forte elemento immaginativo di aspetto domestico e di sensuale intimità. E qui ancora tornava a chiedere se la signora sarebbe venuta alla presentazione. Soti aveva sempre risposto che non c’erano accordi in tal senso. Tutto dipendeva dallo stato di amicizia con le ragazze. Ma sì, sarebbe successo. Si sarebbe deciso a chiamarla. Per Gaia contava un improvviso accadere, non il progetto della volontà.

   Soti si allontanava dall’Aloisio e dal computer per sfogliare un giornale del circolo. Ma l’altro richiamava presto la sua attenzione.

   «È da diversi anni che non mi trovo più in un campo estivo con i giovani. Ero in una comunità, in una grande famiglia, come riproposizione di un villaggio antico.»

   «Al sacerdote i giovani confidano i loro problemi e le pene d’amore. Immagino che in quel clima rilassato e festoso non si possa insistere troppo su messe e preghiere.»

   Riportare il frate al suo passato remoto. Distoglierlo dalle impressioni suscitate dalle tre donne nel rito del fuoco.

   «Anche nel clima di festa le preghiere sono lodi al Creatore per la gioia del trovarsi insieme.»

   «E per lo sboccio degli amori angelici degli adolescenti.»

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