Prefazione a Giovanni Verga cent’anni dopo. Atti del Convegno nazionale, Casarano di Lecce, 12 ottobre 2022

di Fabio D’Astore

In occasione del centenario della scomparsa di Giovanni Verga (Catania, 1840-1922), mercoledì 12 ottobre 2022 a Casarano di Lecce, presso l’auditorium “G. Pisanò”, si è svolto il Convegno nazionale di Studi intitolato Giovanni Verga cent’anni dopo. Com’è ovvio, il Convegno non aveva la pretesa di affrontare in toto la produzione artistica del Verga, ma l’intento di sottoporre a un rigoroso esame critico alcuni aspetti della multiforme e prolifica attività letteraria del grande scrittore siciliano.   Articolato in due sessioni, (una mattutina, l’altra pomeridiana), entrambe presiedute da Antonio Lucio Giannone, il Convegno è stato aperto dalla coinvolgente lettura di un brano dei Malavoglia, a cura dell’attore e regista Marco Antonio Romano, a cui è seguita una breve presentazione di L. Giannone che ha introdotto i lavori. Si sono quindi succedute le quattro relazioni previste nel corso della mattinata, tenute da Marco Leone (Università del Salento), Giampiero Ruggiero (Università del Salento), Eugenio Imbriani (Università del Salento), Josè Minervini (Comitato di Taranto della Società Dante Alighieri). Durante la sessione pomeridiana, sono intervenuti Emilio Filieri (Università di Bari), Maria Gabriella Riccobono (Università di Milano), Antonio Romano (Università di Torino), Fabio D’Astore (Università del Salento), Beatrice Stasi (Università del Salento).

            Al Verga, autore di romanzi, novelle, opere teatrali, non sempre accolti con favore dalla critica, sono state rivolte le attenzioni degli studiosi provenienti da diverse Università, ai fini di una rivisitazione di aspetti significativi della narrativa verghiana e di una ricognizione dell’opera del catanese nell’ambito del canone dei manuali scolastici, con riferimento anche a opere cosiddette ‘minori’ e ad aspetti (quello linguistico, quello lessicale e altri) non sempre adeguatamente analizzati. Gli interventi, perciò, hanno preso in considerazione anche possibili ricadute in ambito didattico, offrendo indicazioni utili ad esplorare piste d’indagine poco battute.

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