Oceani a rischio: ecco cosa ne pensa Ferdinando Boero

di Marevivo

La presenza di acqua allo stato liquido rende possibile la vita sulla Terra. Ricoprendone il 71% della superficie, è il mare che permette al nostro Pianeta di essere un unicum. Se esistiamo lo dobbiamo ai mari che sono direttamente responsabili di un nostro respiro su due. Essi sono i polmoni del nostro Pianeta, generano fino all’80% dell’ossigeno, assorbono il 90% del calore in eccesso prodotto dal riscaldamento globale e con le loro correnti svolgono un’azione regolatrice del clima.

E allora perché gli esseri umani sembrano non tenerne affatto conto? Nei mari si riversano non solo milioni di tonnellate di plastica, ma rifiuti di ogni genere da microfibre, micro e nanoplastiche a fertilizzanti adoperati in agricoltura, da depositi acidi prevenienti dall’aria, traffico, sostanze inquinanti che sono sparse nei fiumi e altre che entrano nell’acqua attraverso falde freatiche alle sostanze chimiche industriali. Così facendo l’uomo sta uccidendo i mari, il cui delicato equilibrio, frutto di millenni di evoluzione, è minacciato anche dalla pesca intensiva industriale.

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