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Archivi categoria: Scritti critici di Antonio Prete
Starobinski e il prisma della scrittura critica
di Antonio Prete Chi si accostava alla critica della letteratura nei primi anni Sessanta incontrava il nome di Starobinski, scomparso il 4 marzo scorso all’età di 98 anni, dentro una costellazione di scrittori e critici designati da un vessillo: “nouvelle … Continua a leggere
Emily Dickinson, Io abito la Possibilità
(I dwell in Possibility)
di Antonio Prete Il verso apre la poesia che ha il numero 657 nelle edizioni del corpus poetico di Emily Dickinson: una piccola tessera tra le 1775 di un mosaico che raffigura le stagioni di un animatissimo tempo interiore. Un … Continua a leggere
Juan Ramón Jiménez. Madre, dimentico qualcosa, ma non mi ricordo… (Madre, me olvido de algo, y no me acuerdo…)
di Antonio Prete Ci sono alcuni versi, in tutte le lingue, che sembrano vivere di luce propria. E sembrano compendiare nel loro breve respiro la vita del prisma cui appartengono: frammenti che raccolgono e custodiscono nel loro scrigno, integro, il … Continua a leggere
Guido Cavalcanti. Perch’i’ no spero di tornar giammai
di Antonio Prete È il verso che apre una delle più note ballate di Guido Cavalcanti, verso ripreso e rimodulato da Eliot ad apertura di Mercoledì delle ceneri. Amante degli studi e della speculazione filosofica, guelfo bianco attivo nell’agone politico fiorentino, … Continua a leggere
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Giorgio Caproni. Per lei voglio rime chiare
di Antonio Prete Il verso appartiene alla sezione Versi livornesi del libro poetico Il seme del piangere (1950-1958), che si apre con la dedica a mia madre, Anna Picchi. E la madre abita tutti i versi, il loro movimento da canzone provenzale e stilnovista, la … Continua a leggere
Rainer Maria Rilke. Incerta, dolce, priva d’impazienza
Unsicher, sanft und ohne Ungeduld di Antonio Prete Ci sono alcuni versi, in tutte le lingue, che sembrano vivere di luce propria. E sembrano compendiare nel loro breve respiro la vita del prisma cui appartengono: frammenti che raccolgono e custodiscono … Continua a leggere
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Le traduzioni poetiche di Vittorio Pagano
di Antonio Prete Le traduzioni poetiche di Vittorio Pagano, per il ventaglio delle forme ritmiche, delle cadenze, delle sonorità messe in campo, e per la ricchezza della tela metaforica e immaginosa che restituiscono e reinventano, sono da considerare come un … Continua a leggere
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Paul Valéry. Il mare, il mare sempre rinascente!
di Antonio Prete Quale verso delle ventiquattro sestine che compongono il Cimitero marino di Paul Valéry può raccogliere nel suo specchio i riflessi che vengono dagli altri versi? La configurazione formale, ritmica, immaginativa e teoretica del testo poetico ha tale rigorosa e … Continua a leggere
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Il furore, la grazia
di Antonio Prete Gli scritti e gli interventi di Gianni Scalia su Pier Paolo Pasolini, qui raccolti, raccontano gli interni di un dialogo, nelle cui parole si rifrangono sia le vicissitudini dell’epoca apertasi dopo il fascismo – e che di … Continua a leggere
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Lontananza
di Antonio Prete Con un racconto e una lettura di Caterina Pastura Stare in uno stato di lontananza: il principio della meraviglia. Per Dorothy, raggiungere la Città di Smeraldo è attraversare la lontananza, portandosi dietro, di passo in passo, i … Continua a leggere
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