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- A Grossman
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- Massimo Galiotta, Arte e pensiero critico
- Il lupo di Dossena
- Taccuino di traduzioni 18. Il tempo di Macondo (da Gabriel García Márquez, Cien años de soledad)
- Sera d’aprile a Milano
- Citazioni 29. Il tedio
Archivi categoria: Poesia
A Grossman
di Pietro Giannini Il 4 febbraio La Repubblica ha pubblicato una poesia di Grossman scritta a proposito delle operazioni di Israele nella Striscia di Gaza. Nell’intervista che la accompagna lo scrittore israeliano esprime il proprio sgomento per la situazione che … Continua a leggere
Sera d’aprile a Milano
di Antonio Prete Una mezzaluna velata su piazza Vesuvio. E una panchina stordita dal sonno. Nelle voci che attendono l’autobus suoni di una lingua che ha l’abbaglio improvviso del deserto nelle sillabe. . Il cielo è chiuso in una sua … Continua a leggere
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Sugli scogli 29. Oltre il mare
di Nello De Pascalis Quante ore sul mare! Io e il mare, al buio o a luce fatta, in una specie di dipendenza cui è difficile negarsi; così lo vivo, lo scruto, e se pure sciaborda lieve lieve, il mio … Continua a leggere
Discesa della sera
di Antonio Prete Le foglie erano già scure, al crepuscolo. Il cielo si ritirava nei suoi labirinti d’ombre, quando il grido della gazza, improvviso, e il frusciare dei rami e il volo fermarono per un istante il gocciolare lento della … Continua a leggere
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Sugli scogli 28. Appena, appena
di Nello De Pascalis Dov’è quel trio che nel pieno della notte andava “…legno sanza vele e sanza governo portato a diversi porti e foci e liti…? Ho perso sodali cari e penso: sulle tue rive, mare, ove non pochi … Continua a leggere
Geometria del visibile
di Antonio Prete Il rovescio abbrunito delle foglie nelle mani del vento. Il velluto del fiore spalancato. . In mezzo ai rami della magnolia la curva, lontana, dei cipressi e il dorso verdescuro su cui poggiano le nuvole. Geometria del … Continua a leggere
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Sugli scogli 27. Calma piatta
di Nello De Pascalis Corpi divorati dalla noia non hanno onde da cavalcare, né vele. È calma piatta, qui, è cecità: un venir meno alle urgenze. Un chiodo fisso: se si alza il vento che sia tornado, tempesta e assalto … Continua a leggere
Taccuino di traduzioni 16. Philippe Jaccottet
di Antonio Devicienti Plus aucun souffle. Comme quand le vent du matin a eu raison de la dernière bougie. Il y a en nous un si profond silence qu’une comète en route vers la nuit des filles de nos filles, … Continua a leggere
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Site transitoire
di Antonio Prete a Jean-Paul Philippe Dove l’onda di creta trascolora rugosa e s’abbrunisce sul crinale difeso dalla linea dei cipressi, dove un resto di dolcezza trascorre sulla pelle arida d’un giallo perso nel verde settembrino, il tuo … Continua a leggere
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Sugli scogli 26. Ghetto dorato
di Nello De Pascalis Mare e mattutine guazze e selve e sterpi e coste desolate; qui scorre il mio tempo tra immagini maliose e pensieri d’assoluto. Venite a vedere il mio ghetto dorato: – non è vile cedimento – incarna … Continua a leggere
Ritorno
di Antonio Prete Il giorno abbaglia la macchia delle alghe sotto la pelle dell’acqua. Nel pelago delle nuvole isole cilestrine. . Il trapezio dei pensieri rabbuia i confini, ora che la sabbia disfa la trama grigioviola del ricordo. . Negli … Continua a leggere
Marìsciu te Natale
di Giuseppe Greco ‘A luna comu ‘u sule tante fiate se manìscia cu sse mmasura sula a mmenzu ‘ttante stelle sparpajate cusì oltre ogni ‘ndoru te luci te lanterne ‘mpise susu susu a ccraticciate intr’a tteatri ‘perti intr’a nnui ‘na … Continua a leggere
Sugli scogli 25. Echi funesti
di Nello De Pascalis Oltre sant’Emiliano il cielo sbadiglia e segna i confini della notte, mentre ho lenze tra le mani e un rimasuglio di luna vaga a ponente. Al di là del mare, dal ginepraio dei Balcani mi giungono … Continua a leggere
To’ francate
di Giuseppe Greco To’ francate te pasta to’ francate te luna to’ francate te celu pe’ ttie ca cusi scusi sciurnate ‘mpise a llu jaggiu comu sira ‘llucisciuta a lle stelle to’ francate te luce intr’a luce … Continua a leggere
L’una e l’altra vista
di Antonio Prete Versa il rosa nel platino, l’aurora. Poi nel celeste si dissipa il giorno. E la luce del meriggio riaccende nella pietra il respiro. . Nella spenta trasparenza s’inombrano le piante. Si scurisce l’arabesco dei larici nel brividio … Continua a leggere
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Sugli scogli 24. Poesie 2. Lasciatemi qui, sul mare
di Nello De Pascalis Ho sfidato il vento e i giorni della merla, tuttora apro sentieri sulla costa e vi sverno. Lasciatemi qui, sul mare, ove i profumi della notte mi stordiscono e il godimento è pieno. Del mio paese, … Continua a leggere
Triangolo
di Antonio Prete Il tempo sta nella nostra mente – si percepisce in essa – come disposto in tre cerchi. In uno c’è tutto quello che il ricordo salva dal naufragio: volti, profili di città, paesaggi. Nell’altro sta, velato, quel … Continua a leggere
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All’ombra delle lettere in fiore…
di Antonio Prete per Gérard Macé Le sibilanti vestivano la voce di mia madre, erano le gemme della sua collana. Pali luminosi per l’altalena delle vocali : un frusciare di venti, e il racconto era la vela nel … Continua a leggere
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Pioggia
di Antonio Prete Sotto il velo della pioggia le piante piegano foglie, spengono pensieri. . Si rifugiano i nomi nell’opaca eguaglianza delle forme, e la malva, il tarassaco, il topinambur, il papavero s’infogliano in un unico verde flagellato dalla musica … Continua a leggere
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Sugli scogli 23. Poesie 1. Tempo corsaro
di Nello De Pascalis Mare agitato, la costa scompare e riaffiora come pensiero fluttuante. Cammino, evocando il suo volto, questuo la sua presenza: può succedere – dico – l’incontro può ripetersi. Vanità dell’essere: pure le ore hanno luce breve nell’ottobre … Continua a leggere