Archivi categoria: Prosa

Dove (where)?

di Paolo Vincenti “Ultimamente, i termini britannici vanno per la maggiore, vocaboli come yes, okkey, rapunzel, brunch, waterclòs sono sempre più utilizzati da coloro (color) che (that) pur essendo (too being) italiani (italians) vogliono (want) darsi (give themselves) un (one) … Continua a leggere

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Barocco leccese (quattro prose)

di Antonio Devicienti GIUSEPPE ZÍMBALO È un’idea di spazio, un salire lungo tese tele (ma di pietra) da ricamare a scalpello. Ricamavano le donne nelle loro case lenzuola e biancheria fiori putti e ninfe a rincorrersi sopra candide stoffe. (Forse … Continua a leggere

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Pasifae e la vacca dedalica

di Gianluca Virgilio “Nel mito di Pasifae, la donna che si fa costruire da Dedalo una vacca artificiale per potersi accoppiare con un toro, è lecito vedere un paradigma della tecnologia. La tecnica appare in questa prospettiva come il dispositivo … Continua a leggere

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A proposito di vecchiaia

di Paolo Vincenti “Compa’, la vecchiaia è una brutta bestia”, ripeteva sempre mio nonno Uccio e si era in tempi in cui i vecchi erano ancora vecchi. Gli anziani cioè dimostravano anche nel fisico il peso dei loro anni ed … Continua a leggere

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Quei cantautori che raccontano le stagioni della nostra vita

di Antonio Errico Calava un’afa che ristagnava l’aria, una sera del mese di giugno del Duemilauno.  Francesco Guccini si era avventurato in Salento, da Pàvana a Serrano, per ritirare il premio “L’olio della poesia”. Si andava per i vicoli di … Continua a leggere

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Arbeit macht frei

di Paolo Vincenti Arbeit macht frei, come la scritta che campeggia all’entrata del campo di sterminio di Auschwitz, diventata iconica nell’immaginario popolare, emblematica della bestialità umana. Che beffarda ironia, suscitata dal contrasto fra il significato della frase, “Il lavoro ti … Continua a leggere

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Il laureato, Totò e il Sessantotto che cambiò ogni cosa

di Antonio Errico Quando una sera d’inverno che hai diciott’anni esci dal cinema gelido di un paese di provincia dopo aver visto, per non saper che fare, “Il laureato”, non sai più distinguere se il mondo reale sia quello con … Continua a leggere

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All’ombra delle lettere in fiore…

di Antonio Prete                                                                          per Gérard Macé                Le sibilanti vestivano la voce di mia madre, erano le gemme della sua collana. Pali luminosi per l’altalena delle vocali : un frusciare di venti, e il racconto era la vela nel … Continua a leggere

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Fototessere

di Paolo Vincenti Da vecchi cassetti polverosi salta fuori una mia fototessera scattata in una cabina londinese in un viaggio di troppi anni fa. Ero poco più che un adolescente alla scoperta del mondo e infatti il mio sguardo allucinato, nello … Continua a leggere

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Ipocrisia linguistica

di Pietro Giannini Secondo Isidoro di Siviglia “il nome…è ciò che rende noti gli oggetti e le cose”. Possiamo dire che il nome è la carta di identità dell’oggetto che esso designa. Perciò se vogliamo cambiare l’identità degli oggetti basta … Continua a leggere

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Paolo Villaggio e Massimo Troisi maschere di come siamo stati

di Antonio Errico Maschere del loro tempo. Maschere di una certa strana Italia, un po’ vera e un po’ immaginaria: quella degli anni che vanno dalla fine dei Sessanta alla metà dei Novanta. Maschere di vizi innocenti e nessuna virtù. … Continua a leggere

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Napoli: oro e rame rosso

di Paolo Vincenti Daniela Di Maggio pare sconcertata per lo sconto di pena concesso all’assassino di suo figlio, Giovan Battista Cutolo, per gli amici “Giogiò”, valente musicista napoletano ucciso a soli 24 anni con tre colpi di pistola in pieno … Continua a leggere

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Mondiali 1970. Pelé prodigio di vento e quel silenzio triste

di Antonio Errico Il 21 giugno del Settanta, alla fine di Italia- Brasile, Tarcisio Burgnich, il mastino che lo aveva marcato, disse così: prima della partita mi ripetevo che era di carne e ossa come chiunque, ma mi sbagliavo.   Edson … Continua a leggere

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Parolai

di Paolo Vincenti All’ennesima riunione di lavoro, l’altra sera, non sono riuscito a trattenere un moto di stizza e sono uscito dall’aula abbandonando gli astanti coi quali la mattina dopo mi sono prontamente scusato addebitando allo stress accumulato negli ultimi tempi … Continua a leggere

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Aquiloni come sogni

 di Antonio Errico Mitologia d’infanzie che non esistono più: di quelle che consumavano sconfinati pomeriggi di autunni e primavere per le strade del paese, per le campagne appena fuori, con gli occhi verso il cielo a guardare l’aquilone andare in … Continua a leggere

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Il telefonino

di Paolo Vincenti Da sempre ho il problema di dove mettere il telefonino quando sono in giro. Sembra un problema da poco, ma non lo è. Non è una pinzillacchera, una quisquilia. Dovunque io lo metta, in qualsiasi tasca di … Continua a leggere

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Il regno delle bufale

di Paolo Vincenti Oggi ci si informa sempre più su Internet. La crisi dell’editoria tradizionale è lì a confermarlo. Ma si sa che Internet è il regno delle bufale, mentre la tv di stato è il forte delle “quasi verità” … Continua a leggere

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Il tempo ritrovato in una vecchia cartolina

 di Antonio Errico Il 20 giugno del 1917, un soldato della 18° compagnia mitraglieri inviava al padre una cartolina in cui scriveva così: “Mio caro padre, con queste poche mie povere parole vengo per dirvi che di mia salute sto … Continua a leggere

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Piove, governo ladro!

di Paolo Vincenti La Romagna è di nuovo nel pantano. A distanza di poco più di un anno dalla prima alluvione, il maltempo delle ultime settimane ha provocato, ed è la terza volta, ingenti danni nelle zone martoriate del Ravennate. … Continua a leggere

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Un ponte sul mondo: tutto in una cabina

di Antonio Errico Tarda sera d’autunno. Pioviggina. L’uomo ha bisogno di telefonare e il cellulare si è scaricato. Pensa che ci sarà una cabina, che da qualche parte ci sarà pure una cabina. In piazza, forse. In piazza la cabina … Continua a leggere

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