Convegno di Studio su Luigi Corvaglia

di Gigi Montonato

L’uomo, lo studioso, lo scrittore, il pensatore politico

A Melissano un Centro Studi

Di Luigi Corvaglia (Melissano 1892-Roma 1966) si sapeva tanto e si sapeva poco. Tanto per la sua nota polemica per così dire vaniniana degli anni Trenta del Novecento, legata ai suoi studi sulle fonti di Giulio Cesare Vanini, poco in difetto di uno studio organico di tutte le sue opere, che furono letterarie, filosofiche e politiche. Accade spesso che un autore venga associato in idea ad una sua opera, magari a quella di maggior successo o più contestata, e si lasci ogni altra sua cosa in disparte. Questo capitò a Corvaglia, il cui nome è indissolubilmente legato a Vanini.

Questo Primo Convegno Nazionale di Studio sulla sua figura e sulla sua opera s’inserisce nel programma dell’educational tour “Il Salento di Luigi Corvaglia: un itinerario turistico-culturale”, promosso dal Comune di Melissano nell’ambito del “Biennio di studio dell’opera di Luigi Corvaglia (2017-2019)”, già annunciato nel 2016 nella circostanza del cinquantenario della morte dello studioso di Melissano.

Corvaglia non si occupò soltanto di Vanini e della filosofia italiana del Rinascimento, fu anche autore di un romanzo, Finibusterre (1936), e di quattro commedie (La Casa di Seneca del 1926, Rondini del 1928, Tantalo del 1929, S. Teresa e Aldonzo del 1931). Scrisse anche di politica, fervente repubblicano e mazziniano quale fu. Il suo ricco epistolario dimostra che egli fu in corrispondenza con molti esponenti della cultura italiana del Novecento. Per fare dei nomi: Gentile, Croce, Pastore, Corsano, Mondolfo. Egli era solito nelle lettere scrivere di se stesso, dei suoi umori, della sua condizione di solitario, della sua ansia di evasione dal “finito” mondo paesano dove non si sentiva né realizzato né compreso. Giancarlo Vallone, che ha presieduto la seconda sessione del convegno, ha rimarcato l’importanza delle lettere proprio per capire meglio l’uomo e l’intellettuale. Ma questo materiale non è al momento a disposizione per volontà degli eredi.

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