Di mestiere faccio il linguista 18. Calligrafia

di Rosario Coluccia

Carlo Di Clemente, archeologo e scrittore, e Stefano Molini, blogger e attivista per i diritti umani, lanciano una petizione da recapitare alla ministra Azzolina, che tocca un argomento a prima vista marginale: «Promuoviamo la bellezza della scrittura a mano», s’intitola la petizione. Leggiamone alcuni passaggi. I promotori partono da una considerazione pratica, quella della configurazione dei nuovi banchi monoposto di cui tutte le scuole si stanno progressivamente dotando. I nuovi banchi sono di dimensioni ridotte per occupare meno spazio e anche per favorire l’utilizzo di pc e tablet. Qui può annidarsi un rischio, osservano i promotori della petizione. «Pur ritenendo che il processo di digitalizzazione della Scuola italiana, e più in generale del Paese, sia indispensabile, siamo assolutamente convinti che la scrittura a mano dei nostri studenti debba essere, nella sua straordinaria bellezza, stimolata il più possibile.È scientificamente provato, infatti, che la scrittura a mano, soprattutto in corsivo, produca enormi benefici per lo sviluppo cognitivo nell’età dell’infanzia perché accende nel bambino aree del cervello deputate al pensiero, al linguaggio, alla manualità e alla memoria». Per concludere: «Chiediamo per questo al Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina e agli insegnanti di ogni ordine e grado della Scuola pubblica e privata italiana il massimo impegno affinché l’utilizzo della scrittura a mano sia promosso, favorito ed incoraggiato».

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