Racconti sovietici 2. La pipa del comunardo

di Il’ja Erenburg

Esistono tante splendide città, una tra tutte, la vera superlativa, è Parigi; dove ridono allegramente le donne spensierate, sotto le larghe fronde dei castagni i bellimbusti bevono dei liquori rosso-rubino e migliaia di luci sciamano, rispecchiandosi nell’ardesia tirata a lucido delle ampie piazze.

Il muratore, Louis Roux, nacque a Parigi. Ed era memore di quei «giorni di giugno» del 1848. Aveva sette anni allora e aveva fame. Come il pulcino di un corvo, silenziosamente, apriva la bocca e attendeva; attendeva invano: suo padre, Jean Roux, non aveva pane. Aveva solo un fucile, ma non si poteva mangiare un fucile. Louis si ricordava bene quel mattino d’estate, quando il padre puliva il fucile e la madre piangeva, asciugandosi il viso con il grembiule. Louis corse dietro al padre – credeva che il padre, con il fucile pulito, volesse uccidere il fornaio e prendersi la pagnotta di pane più grossa che ci fosse, più grande di Louis, grande quanto una casa. Ma il padre si incontrò con tanti altri uomini che pure avevano dei fucili in mano. Tutti insieme si misero a cantare e gridare: «Pane! Pane!..»

Louis si aspettava che, in risposta a canti così meravigliosi, piovessero fittamente da ogni finestra: panini, croissant e focacce. Invece si sentì un forte fracasso e da ogni parte piovvero fittamente pallottole. Uno degli uomini che gridava: «Pane! Pane!», – urlò: «Ma che male!» – e cadde. Allora il padre e gli altri uomini fecero delle cose incomprensibili, rovesciarono per terra due panchine, da un cortile portarono una grossa botte di legno, un tavolo rotto e perfino una grande gabbia-pollaio. Disposero il tutto attraverso la strada e si distesero per terra. Louis capì che gli adulti stanno giocando a nascondino. Poi loro spararono con i fucili e qualcuno sparò loro contro. E dopo arrivarono altri uomini ancora. Avevano anch’essi dei fucili in mano, ma sorridevano allegramente, sui loro copricapo brillavano dei fregi bellissimi e tutti li chiamavano: «soldati della guardia». Questi uomini presero il padre e lo portarono lungo il boulevard St-Martin. Louis credette che gli allegri soldati della guardia ora avrebbero dato al padre da mangiare e li seguì, pur se era ormai troppo tardi per gironzolare tutto da solo per un bambino così piccolo. Sul viale ridevano spensieratamente le donne, i bellimbusti, sotto le larghe fronde dei castagni, bevevano i loro liquori rosso-rubino e migliaia di persone sciamavano, rispecchiandosi, sull’ardesia tirata a lucido del marciapiede. Nei pressi di Porte St-Martin, una delle donne spensierate, seduta al tavolino di un caffè, gridò ai soldati della guardia: «A che serve portarlo tanto lontano? Può benissimo ricevere anche qua la sua porzione…»

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