Manco p’a capa 147. Chi sono i veri fessi

di Ferdinando Boero

La nostra reputazione è quello che gli altri dicono di noi. Danilo Toninelli ha sbagliato il nome di un traforo, e quell’errore ha generato una sensazione che va oltre l’errore: Toninelli è un fesso! Se chiedo perché, i più non sanno neppure la storia del traforo. Qualcuno pensa che per colpa sua sia crollato il ponte Morandi. Ogni volta che mi trovo in una discussione del genere richiamo alcuni fatti. Toninelli era Ministro dei Trasporti quando è crollato il ponte Morandi, ma non da tempo sufficiente per ascrivergli la responsabilità del crollo. Quando il ponte è caduto, e sono morte decine di persone, ha detto: la società che ha in concessione la gestione delle autostrade non ha saputo impedire il disastro: togliamole la licenza. Sei veramente un fesso: ma lo hai letto il contratto? Ci sono clausole in base alle quali, anche in un caso come quello del ponte, gli oneri di rescissione sono a carico dello Stato. Toninelli, allora, chiede: chi ha affidato un asset strategico per il paese, costruito con fondi pubblici, ad una società privata che ha guadagnato miliardi senza fare manutenzione? Chi ha firmato un contratto in cui lo stato deve pagare i danni a chi fa cadere i ponti? Già, chi? Non mi interessano i nomi, mi interessa chiedere come mai nessuno si sogna di dire che i fessi sono loro, visto che, da rappresentanti dello stato, hanno affidato ai privati la cosa pubblica con contratti che fanno gli interessi dei privati contro quelli dello stato. Se sapevano quel che stavano facendo la parola per definirli non è “fessi”. Se, invece, poverini, non se ne sono accorti, allora sono fessi. Toninelli denuncia la cosa e il fesso è lui! Ma non finisce qui.

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