Parole, parole, parole 9. Francesco Sabatini: una vita per l’italiano

di Rosario Coluccia

S’intitola «Un italiano accogliente» un libro appena uscito (finito di stampare nel gennaio 2024) che raccoglie e mette su carta il risultato dei dialoghi che, in quattro diversi incontri, si sono svolti tra Francesco Sabatini, presidente onorario dell’Accademia della Crusca, e Cristiana De Santis, professoressa ordinaria di Linguistica italiana all’Università di Bologna. Negli incontri, tenuti nella prima metà dell’anno 2023 nella sua casa romana, Sabatini risponde  alle domande dell’intervistatrice e suggerisce di volta in volta nuovi temi, ricostruendo la trama dell’intera sua vita, privata e scientifica, dalla prima infanzia fino ai nostri giorni. Una biografia affascinante, intessuta di affetti, di amicizie, di amore per la terra natale (Pescocostanzo, in Abruzzo) e per l’Italia, di dedizione alla ricerca, di impegno civile.

 Il titolo del libro allude a due concetti diversi. L’italiano, la nostra lingua, è storicamente accogliente, aperta ai contatti di dare e avere con altre lingue, pur mantenendo nel tempo funzionalità e fascino intatti. È accogliente Francesco Sabatini, che durante la propria esistenza ha dispensato affabilmente il suo sapere, istruendo generazioni di studenti nelle università in cui ha insegnato (Lecce, Genova, Napoli, Roma),  formando allievi, scrivendo lavori specialistici che hanno innovato il panorama della ricerca, coinvolgendo nell’amore per la nostra lingua lettori e spettatori di estrazione culturale diversa, affascinati dalla limpidezza  della sua scrittura  e dai tratti sorridenti con cui dagli schermi televisivi di Rai1, nella domenicale trasmissione di «Mattina in famiglia»,  per anni ha risposto ai quesiti linguistici che gli venivano rivolti, chiarito dubbi, suggerito soluzioni. Senza saccenteria (mai, lui maestro riconosciuto di fronte a domande a volte ingenue), mostrando concretamente come il possesso dell’italiano  possa essere fattore di crescita e conquista di civiltà. La lingua come democrazia, fondamentale per il cittadino che voglia comprendere le cose del mondo.

Questa voce è stata pubblicata in Linguistica, Recensione e contrassegnata con . Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *