Manco p’a capa 170. Come funziona il mondo


E ora rovino il finale rispondendo alle domande. Gli animali più importanti del mondo sono i copepodi. Le piante più importanti del mondo sono le diatomee. Non ho voluto inserire anche gli organismi più importanti del mondo perché sono certo che la domanda non sarebbe stata capita. La risposta è: i batteri. Che non sono né piante né animali.
Ecco perché: l’oceano copre il 71% del pianeta, ma non è una superficie: è un volume con una profondità media di 3.500 m. Il volume oceanico è più del 90% dello spazio abitato dalla vita. Il pianeta, senza l’oceano, non vive: tutte le risposte “terrestri” sono errate. Il volume oceanico sembra abitato solo da animali. Ci sono alghe e piante vicino alla costa, fin dove penetra la luce, ma nelle vastità oceaniche non hanno molta rilevanza. Gli animali che vediamo (pesci, squali, rettili marini, mammiferi marini, molluschi, meduse etc.) sono tutti carnivori. Dove sono gli erbivori? Dove sono le piante? I pesci, gli animali dominanti, iniziano i loro cicli biologici come piccole uova che diventano embrioni, larve e stadi giovanili. All’inizio della vita tutti i pesci mangiano piccoli crostacei planctonici, i copepodi. Poi i pesci crescono e si mangiano tra loro e sono mangiati da altri predatori, inclusi noi. Ma senza i copepodi dello zooplancton non potrebbero svilupparsi. I copepodi, di pochi millimetri, mangiano alghe unicellulari ancora più piccole, in gran parte diatomee. Sono loro le piante: il fitoplancton. Copepodi e diatomee non si vedono, sono microscopici, ma reggono le componenti ecosistemiche che vediamo nei documentari. Tutti gli organismi muoiono e sono decomposti dai batteri che, quindi, danno origine ai nutrienti che saranno usati dalle diatomee per risintetizzare nuova materia vivente. Dove c’è buio e non c’è fotosintesi, alcuni animali mangiano la pioggia di materia vivente in decomposizione che scende dalla zona illuminata, e altri animali li mangiano e si mangiano tra loro. I batteri, i decompositori, sono gli organismi più importanti del mondo.
Questa spiegazioncina ci dice “come funziona il mondo”: lo sapevate? Nella mia esperienza, a parte gli addetti ai lavori, nessuno sa come funziona il mondo, a dimostrare il fallimento dei sistemi di formazione e anche della documentaristica sulla natura. E si dimostra anche la necessità di una conversione ecologica come premessa alla transizione ecologica. Dobbiamo “transitare” da una cultura senza la natura ad una cultura con la natura: non basta metterla nella Costituzione. Un progettino non da poco. E si deve partire da sottozero. Molti hanno risposto “le api”, a dimostrare che alcune campagne hanno avuto successo. Ma nessuno ha saputo dire correttamente perché sono importanti.
Abbiamo sviluppato una cultura senza la natura e su questa abbiamo impostato l’economia e la società, come se potessero esistere al di fuori della natura. Non possono. A questo tipo di conoscenza non viene data alcuna importanza e non viene riconosciuta alcuna dignità. I documentari sulla natura intrattengono, non sono veicolo di cultura. Nei dibattiti seri non ci sono mai esperti di natura, sono relegati in programmi di intrattenimento naturalistico.
Abbiamo realizzato il nostro filmatino a costo zero, in due giorni di riprese e uno di montaggio. E ci siamo molto divertiti: Clara, Lucille a Aschraf sono formidabili. La tavola realizzata da Alberto Gennari ha richiesto più di quindici anni di elaborazione da parte sua e mia.

[Il blog di Ferdinando Boero ne “Il Fatto Quotidiano” online del 28 ottobre 2023]

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