di Antonio Prete
Ora che un arco fragile è l’attesa,
un fuoco quieto, eguale,
alimenta i pensieri.
Forme si adunano salpando da porti
lontani, le conduce il desiderio,
un vecchio marinaio
non più al timone, non più sottovento
a scrutare la bufera : faville
d’esistenza non spente nella corsa
del tempo, solo tramutate in una
presenza trasparente.
.
Quel che non ebbe svolgimento è qui,
con una veste scura,
quel che accadde è spoglio d’ogni fulgore,
soltanto il non vissuto ha una baldanza
quasi fresca : “perché”, sembra sussurri,
“non camminammo insieme,
almeno per un tratto?”.
Ma non è voce, è solo
il vento che farfuglia nei cespugli,
ora che da ponente è già salita
la stella della sera
sopra la striscia rosa delle nuvole.