Manco p’a capa 37. Il Mintransecol e la transizione ecologica

di Ferdinando Boero

Una supercazzola con scappellamento a destra come se fosse antani, per il direttore. Tognazzi in Amici Miei sfornava suoni senza senso che gli interlocutori non contraddicevano per paura di dimostrarsi ignoranti. Non capivano perché non c’era niente da capire, a parte la presa in giro. Antonio Padellaro e Marco Travaglio hanno usato la parola supercazzola per definire il Ministero della Transizione Ecologica: il Mintransecol. Non sono d’accordo. La transizione ecologica non è un insieme di parole vacue e senza senso, pronunciate per impressionare gli ingenui. Con la transizione ecologica si ridisegnano i sistemi di produzione e consumo in modo sostenibile. E “sostenibile” non è una supercazzola, significa che il capitale naturale (biodiversità e ecosistemi) non deve essere intaccato dalle nostre attività e che i prelievi di risorse debbano essere in armonia con i tassi di rinnovamento delle risorse stesse. Non si capisce? Gli indiani d’America hanno cacciato i bisonti (il capitale naturale) per migliaia di anni e non li hanno portati all’estinzione con il loro prelievo. L’uomo bianco, con i cacciatori alla Buffalo Bill, in poche stagioni di caccia ha portato i bisonti sull’orlo dell’estinzione. Ne furono uccisi più di quanti le popolazioni ne potessero rimpiazzare con la riproduzione.

Per ottenere la sostenibilità e transitare verso un’economia in armonia con la natura, sarà necessario sviluppare nuove tecnologie. Mica possiamo tornare agli archi e alle frecce. Quando Roberto Cingolani è stato chiamato a capo del Mintransecol mi son detto: un passo è fatto. Cingolani è un eccellente tecnologo e un ottimo organizzatore di grandi consorzi. Aspettavo il secondo passo: l’ecologia. Perché per capire se la caccia al bisonte è sostenibile oppure no bisogna monitorare attentamente le popolazioni dei bisonti. Il bisonte è la natura: la biodiversità e gli ecosistemi. Le nuove tecnologie che inventeremo non dovranno alterare la biodiversità e gli ecosistemi, anzi: dovranno migliorarne lo stato E per testare la loro efficacia sarà necessario allestire un sistema osservativo che ci dica, in tempo reale, lo stato della natura. Perché non possiamo sapere se la transizione sta avanzando nella direzione giusta se non conosciamo in modo accurato le condizioni che vogliamo migliorare: quelle della natura. Questa seconda parte è a carico dell’ecologia. E tutta la gestione delle nostre cose deve essere calibrata su questo. È per questo che il Mintransecol è il più importante di tutti: deve sovrintendere al lavoro di tutti gli altri ministeri, valutandone la sostenibilità. 

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