Archivi categoria: Inchiostri di Antonio Devicienti

Inchiostri 78. Per Friederike Mayröcker

di Antonio Devicienti Se si vanno a cercare immagini di Friederike Mayröcker se ne trovano molte che la ritraggono in stanze ricolme all’inverosimile di libri, faldoni e carte. Scrivere come respirare, impensabile non farlo. Nulla dies sine linea… Keine Stunde … Continua a leggere

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Inchiostri 77. Pensieri di Ara Güler mentre fotografa Istanbul

di Antonio Devicienti Mi commuovi ogni giorno come già mi commuovevi quand’ero bambino – ti vedo sempre per la prima volta, Istanbul della mia passione. Ti chiamo Istanbul, ma hai il nome di ognuno dei tuoi abitanti che sono la … Continua a leggere

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Inchiostri 76. Bilbao

di Antonio Devicienti Si muovono tra le membra d’un (preistorico?) animale che si bagna nei cicli di luce prima stellare, poi solare – è pietra vivente, metallo, legno, fibre terrestri e di tempo. S’immergono nel corpo leggendario del canto (il … Continua a leggere

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Inchiostri 75. Bakù

di Antonio Devicienti In questa città entrerei scivolando nei vecchi cavi della linea telegrafica, suono che rammenta il battito cardiaco e tempi eroici di distanze favolose quando i treni aprivano sentieri sugli atlanti sognanti – immensa terra. Negli stabilimenti balneari … Continua a leggere

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Inchiostri 74. La casa di Johann Sebastian Bach

di Antonio Devicienti Nel 1980 Eduardo Chillida realizza in acciaio corten La casa di Johann Sebastian Bach; scrive Fausto Melotti in Linee (Milano, Adelphi 1981, pp. 26 e 27): «In un suo diario la seconda  moglie di Bach racconta d’un … Continua a leggere

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Inchiostri 73. Sassi

di Antonio Devicienti Il profilo di un sasso, la sua scorza che è inscindibile tutt’uno con il suo nucleo – eppure: «Càlati in un sasso, io farei così. Lascia che altri si facciano colomba o digrignino i denti come tigri. … Continua a leggere

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Inchiostri 72. La notte violentata

di Antonio Devicienti Troppe luci a violentare la notte. Troppo rumore di motori, del friggere delle insegne accese, del lampeggiare dei semafori. Lo spegnersi del giorno, il suo trapassare nel buio viene impedito e rifiutato, l’artificiale, immonda frenesia delle (troppe) … Continua a leggere

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Inchiostri 71. Il Teatro del Mondo

di Antonio Devicienti Il Teatro del mondo di Aldo Rossi (1979-1980) è Venezia: teatro eternamente galleggiante, doppio specchio della parola e dell’immaginazione (il palcoscenico al suo interno: il mare al suo esterno). Un teatro effimero (si smonta e si rimonta … Continua a leggere

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Inchiostri 70: Ritagli (2)

di Antonio Devicienti La Santa che con delicatezza regge le sue pupille come fossero due boccioli ha raddoppiato lo sguardo, possiede uno sguardo raddoppiato. L’oro dello sfondo, forse memore di Bisanzio, forse luce siracusana o bolognese, è riverbero di un … Continua a leggere

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Inchiostri 69. Ritagli (1)

di Antonio Devicienti Il ritaglio non dice la totalità, ma il dislocarsi della totalità e il suo frammentarsi. L’azzurrità del paesaggio è lontananza. L’attività dei volatili e l’ondeggiare delle piante è indifferenza a quel che accade a Procri – ma … Continua a leggere

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Inchiostri 67. Scrittura è sguardo

di Antonio Devicienti Nel tempo apparentemente sterile si prepara il tempo fecondo della scrittura e nell’imprevedibilità di entrambi il pensiero ha accensioni di studio e d’attesa: la scrittura nasce dallo studio e dall’attesa. Non resuscito il fantasma ridicolo dell’ispirazione, ma … Continua a leggere

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Inchiostri 66. Quando comincia la letteratura

di Antonio Devicienti Quando cominciano la letteratura e la sua fascinazione, il suo potere ipnotico, la sua irrinunciabile presenza? Quando comincia la letteratura? E dove? Essa comincia sempre, ogni volta che una pagina aperta diventa accesso a un labirinto che … Continua a leggere

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Inchiostri 65. Il grido del centauro

di Antonio Devicienti «Nella freccia sta il grido del centauro. / Io la scoccai lontano verso la realtà» da Per diverse ragioni (Passigli Editori, Bagno a Ripoli 2017, p. 54). È forse nel dislocare noi stessi senso e ragione: non … Continua a leggere

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Inchiostri 64. Latte e polline

di Antonio Devicienti Quello di Wolfgang Laib è sempre un atto di riconoscenza nei confronti del mondo e di (laica) (silenziosa) riconsacrazione: il polline, il latte, la cera, il riso, il legno, il marmo, il duttile e luminoso metallo sono … Continua a leggere

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Inchiostri 63. Virgilio Sieni e Mimmo Cuticchio

di Antonio Devicienti Medito sulle ricerche di Virgilio Sieni e colgo anche nella scrittura la presenza del gesto che rende visibile uno spazio, ritma un tempo. Non intendo il gesto di guidare la penna sul foglio o le dita sulla … Continua a leggere

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Inchiostri 62. Visibile e invisibile

di Antonio Devicienti «We who draw do so not only to make something visible to others, but also to accompany something invisible to its incalculable destination». Sono parole che ricorrono di frequente in Bento’s Sketchbook di John Berger e che … Continua a leggere

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Inchiostri 61. Seminagione

di Antonio Devicienti SEMAISON: dispersion naturelle des graines d’une plante (Littré). Continuare allora a coltivare il valore etico della dispersione: ricordarsi di essere anche pianta che disperde semi senza volere attendersi nulla in cambio – chissà dove essi cadranno, chissà … Continua a leggere

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Inchiostri 60. Dell’improvvisazione

di Antonio Devicienti Scrive Bill Evans proprio all’inizio delle sue note di copertina a Kind of blue: «There is a Japanese visual art in which the artist is forced to be spontaneous. He must paint on a thin stretched parchment … Continua a leggere

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Inchiostri 59. La strada verso Oriente

di Antonio Devicienti Quando nel gennaio del 2001 Charles Lloyd e Billy Higgins incidono nella casa del primo il doppio cd Wich Way is East (prodotto dalla ECM nel 2004) il secondo sa che potrebbe avere davanti a sé ancora … Continua a leggere

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Inchiostri 58. Sulle soglie, in ascolto

di Antonio Devicienti Ho vissuto in antiche case che avevano tutte delle nicchie nei muri: esse erano dipinte a calce bianca, qualcuna aveva un ripiano di legno, spesso una stoffa di lino bianco posava sulle parti orizzontali della nicchia che … Continua a leggere

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