di Antonio Lucio Giannone
In qualità di presidente del Centro Studi “Sigismondo Castromediano e Gino Rizzo” di Cavallino di Lecce, ho il gradito compito di introdurre la manifestazione dedicata alla presentazione del libro dell’on. Gaetano Gorgoni, Gorgoni racconta Gorgoni. Il suo impegno politico-amministrativo, pubblicato dalla Tipografia 5 Emme di Tuglie, ma che vuole essere anche un doveroso omaggio all’autore da parte di tutta la comunità di Cavallino e dell’intero Salento per ciò che egli ha fatto e continua a fare a favore del territorio. Non è mio compito entrare nel merito del libro che sarà presentato da Giancarlo Vallone e Alessandro Laporta. Vorrei semplicemente dire come è fatto questo libro in modo che il pubblico presente possa seguire meglio poi i discorsi dei due relatori e le letture che verranno fatte.
Che cos’è innanzitutto? Per usare un termine dell’autore, è un “resoconto” della lunga e prestigiosa attività politica-amministrativa dell’on. Gorgoni, attività durata sessant’anni se prendiamo come data d’inizio ufficiale il 1960, anno in cui fu eletto per la prima volta consigliere provinciale di Lecce, ma iniziata già prima ai tempi dell’Università negli anni Cinquanta. Vorrei definirlo il suo “libro della vita”, come ho avuto occasione di definire le Memorie di un suo illustre antenato, Sigismondo Castromediano, che l’on. Gorgoni ha avuto il merito di valorizzare al punto che adesso questa figura, che rischiava di venire dimenticata o ristretta in confini angustamente provinciali, è conosciuta e studiata non solo in Italia, ma anche fuori d’Italia, in Francia e negli Stati Uniti. Quella raccontata nel libro però è solo una parte, forse la parte più importante, della sua vita, in quanto da essa resta fuori, ad esempio, l’attività professionale, svolta come avvocato penalista, tra i più noti della provincia, e l’attività di promotore culturale a favore di Cavallino che grazie a lui è diventata una cittadella dell’arte e della cultura che spicca nel panorama non solo pugliese ma dell’Italia meridionale. Chi parla ha avuto modo di conoscerlo soprattutto sotto questa veste e ha avuto il piacere e l’onore di collaborare con lui in questi ultimi quindici anni attraverso l’attività svolta dal Centro Studi da lui fondato insieme all’indimenticabile amico Gino Rizzo, e ha potuto rendersi conto da vicino dell’impegno, della passione, della sensibilità che l’on. Gorgoni ha sempre dimostrato e dimostra verso i fatti della cultura, la quale spesso invece, soprattutto in questi tempi, viene trascurata dai politici.
