Allegra e le 96 tesi (Atto III)

di Salvatore Carachino

CESARE. Solo. Sull’avvilito. Se ricordo bene le camere da letto qui devono essere tre. Speranza ultima dea. Belle ragazze un po’ pazzerelle, ma colte, intelligenti. Vanno a incastrarsi in un movimento che vuole far recuperare alla chiesa due secoli di ritardo. E a sentirle rischiano forte. Secondo me quella Allegra mollerebbe convento e rivoluzione per farsi sposare da Pietro. E me la Gioiosa mi fa impazzire. Mi ha dato del farabutto. Mi ha dato. Quando il mio desiderio per un soffio, per un nulla è già amore. Perfida. Ingelosirmi facendo finta di conquistarsi l’Alessandro. Lo guardava come un minus habens. Una così mi fa morire anche se non mi sarebbe dispiaciuta l’Allegra. Con quell’aria da dominatrice. Puff! Soffiata da Pietro. Io selvaggio. Ma va’! Proprio mi mancasse la convinzione di come è selvaggio il mondo intero. O sei padre o sei prete, o sei suora o sei moglie. Il sesso negato contro il sesso comandato. Ma cosa ti obbliga alla negazione e al comando? Ti obbliga la proprietà caro mio, proprietà della comunità, proprietà della famiglia. E la proprietà resta per sempre il fondamento della identità. La proprietà implica sacrificio, dedizione, ma non consegue un amore ricambiato. Cosa ne viene dalla proprietà? Follie. Sesso obbligato e spose riluttanti. Sesso negato e tentazioni demoniache. Mi viene da piangere. Quante anime nei secoli segregate nei conventi. Sesso libero nel mio stile. Ma io ho una vera identità? Ingegnere. Allora? Allegra e Gioiosa hanno studiato filosofia e teologia. Erano orgogliose della loro identità. Anche quella identità cade. Non è tanto il desiderio di sesso, non è il disgusto di pratiche esorcistiche che smantella quella identità. No. È la new economy, caro. Un movimento tellurico va a sconvolgere un territorio che appariva granitico. Versatilità, flessibilità si chiama la libera concorrenza a vantaggio di pochissimi e a tormento dei più. Così sei ingegnere e fai domanda per un posto di spazzino. Sei intellettuale di sinistra e non ti segue nessun operaio, sei storico delle religioni e fai il mago, sei filosofa e fai la puttana.

Campanello. Rumore di porte. Entrano Pietro, Allegra e una donna vestita da suora con velo che le copre metà della fronte. Indossa occhiali per solo mascheramento.

ALLEGRA. Eccovi suor Felicita.

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