Gli scritti letterari giovanili di Sigismondo Castromediano

di Antonio Lucio Giannone

In questi ultimi anni si è registrato un crescente interesse nei confronti della figura e dell’opera di Sigismondo Castromediano, grazie anche alla meritoria attività svolta in campo culturale dall’Amministrazione comunale di Cavallino di Lecce e, in particolare, dal vicesindaco e assessore alla Cultura, on. Gaetano Gorgoni, che ha promosso anche la recente ristampa del fondamentale libro di memorie del patriota salentino, Carceri e galere politiche, apparso a Lecce nel 1895-96. Un contributo importante in tal senso è venuto anche dal Centro Studi “Sigismondo Castromediano e Gino Rizzo”, che ha organizzato il Convegno nazionale di Studi, dal titolo “Sigismondo Castromediano: il patriota, lo scrittore, il promotore di cultura”, tenutosi a Cavallino il 30 novembre e il 1° dicembre 2012, i cui Atti sono apparsi in questa stessa collana a cura di Fabio D’Astore e dello scrivente. In quell’occasione, dai vari relatori intervenuti, sono stati affrontati gli aspetti principali che caratterizzano la complessa personalità di Castromediano: il patriota, che a causa delle idee liberali scontò dieci anni di reclusione nelle galere borboniche; il letterato che ha scritto una delle opere più significative della memorialistica risorgimentale; il politico che operò in campo nazionale e provinciale; l’appassionato studioso di archeologia, arte e tradizioni popolari della sua terra.

Da questa globale rivisitazione era rimasta esclusa la produzione letteraria giovanile, della quale era noto solo qualche lacerto sparso. Con il presente lavoro Fabio D’Astore colma ora questa lacuna, pubblicando organicamente gli scritti degli anni 1837-1846, che completano la fisionomia intellettuale del duca di Cavallino e ci permettono di avere un’idea più precisa della sua formazione e dei suoi interessi prima dell’arresto e della lunga prigionia.

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