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di Gigi Montonato

Luigi Marrella, Giulio Antonio D’Elia. Un intellettuale salentino del ‘700 rivelato attraverso manoscritti inediti, Galatina, Editrice Salentina, 2021, pp. 62. Ha il numero 6 della collana “storia/e minima/e”, fondata e diretta da Luigi Marrella, un’iniziativa editoriale nata a Casarano e operante nel campo della ricerca microstoriografica ed erudita. In quest’ultimo volumetto l’autore di fatto scopre e propone al pubblico degli studiosi e dei lettori un personaggio sconosciuto ai più: Giulio Antonio D’Elia (1699-1769), autore di scritti prevalentemente letterari inediti. Marrella, dopo aver contestualizzato l’autore nel quadro bibliografico che lo riguarda, accenna a qualche dato biografico, riconducendolo ai D’Elia, una delle più antiche e ricche famiglie di Casarano, con esponenti anche importanti, come l’abate Giacinto D’Elia che manteneva rapporti culturali con Napoli e in specifico con Giuseppe Antonio Astore, personaggio non secondario nelle vicende della rivoluzione napoletana del 1799. I manoscritti, di cui Marrella, è venuto a conoscenza e poi in possesso, sono raccolti in due o forse in tre volumi. I temi trattati sono i più vari, dagli edificanti, ai filosofici, agli scientifici. Notevoli anche quelli più squisitamente creativi, come i sonetti e il testo di un dramma musicale, Dramma per Musica da rappresentarsi in Scorrano. Ad onore della gloriosa Vergine e Martire Santa Domenica (6 Luglio 1737), pubblicato integralmente in Appendice.    

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